È partita dalla Regione Lombardia l’idea per una proposta di legge volta a regolarizzare la prostituzione. In questi ultimi giorni, esponenti del Carroccio ed altri consiglieri del centrodestra si sono dimostrati decisi a intraprendere i mezzi che porterebbero a una norma concreta. Le strade sono due: un referendum abrogativo della legge Merlin, che aveva decretato nel 1958 la chiusura dei bordelli, oppure la richiesta da almeno cinque consigli regionali. “Non vogliamo tornare alle case chiuse, l’obiettivo è considerare la prostituzione un’attività normale: bisognerà aprire la partita Iva e sottoporsi ai controlli della questura e delle autorità sanitarie”, ha dichiarato il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo. Alla luce di queste dichiarazioni, e del fermento che regna in questi giorni attorno a una simile eventualità, Ilsussidario.net ha intervistato il consigliere regionale di Ncd (Nuovo centro destra) Luca Del Gobbo per capire quali sono gli umori e le idee del neonato partito.
Quando eravate sotto il Pdl, girava già la voce su un ipotetico referendum abrogativo della legge Merlin?
No, non c’era stata nessuna iniziativa di questo tipo. Non era uno dei punti del programma elettorale del Popolo delle Libertà per le elezioni regionali del 2013, è una proposta di questi giorni. All’interno delle nostre sessioni di lavoro in Regione, non ne avevo mai sentito parlare.
Lega e altri rappresentati del centro destra sembrano determinati a portare avanti questa iniziativa e hanno chiesto il sostegno dei colleghi di Sinistra. Quale sarà il vostro atteggiamento a riguardo?
È un caso complesso, implica diverse sfaccettature: dall’aspetto fiscale, all’aspetto sanitario a quello della morale, agli interessi della criminalità organizzata sulla tratta delle persone. Noi oggi lo prendiamo in esame ma non abbiamo ancora definito una posizione perché ci sembra che la proposta sia stata un po’ semplicistica e molto sensazionale. Le priorità per la Lombardia sono altre oggi, in primiis il problema del lavoro, e ci stiamo muovendo in questa direzione.
Resta comunque una proposta di legge che voi non escludete a priori?
Il tema andrebbe affrontato con un minimo di metodo, in più bisogna trovare una proposta idonea. Per come è stata presentata mi è sembrata più un’iniziativa di carattere mediatico. Noi lavoreremo affinché, all’interno di questa proposta, ci possa essere un contributo serio di Ncd per trovare il consenso del maggior numero possibile di consiglieri.
Ncd sembrano avere una concezione della persona completamente diversa rispetto a quella dei colleghi della Lega. Vi spingerete fino alla tolleranza della prostituzione?
I nostri colleghi della Lega hanno sollevato solamente gli aspetti economico-fiscali della prostituzione, ma non c’è solo questo. Noi dobbiamo mettere la persona al centro dell’esperienza umana ed evitare che le donne finiscano per essere ricattate dalle organizzazioni criminali. Abbiamo bisogno di una battaglia forte, il problema non si risolve solo facendo pagare le tasse alle prostitute.
Formigoni ha dichiarato in più occasioni che Ncd appoggerà Forza Italia alle prossime elezioni. Come si mettono le cose se passa questa legge?
Stiamo cercando di costruire un partito dal nulla, le idee sono molte chiare sui contenuti, che si ispirano al Partito popolare europeo. Noi speriamo che ci sia la possibilità di confrontarsi seriamente con gli altri partiti di destra, cercheremo di trovare una posizione condivisa piuttosto che emotiva, come è avvenuto nel caso di questa bizzarra proposta. Questo e, molti altri temi, dovranno essere oggetto di lavoro e di una soluzione condivisa, e solo dopo potremo capire con chi schierarci.
Per assurdo, se il Pd dovesse subire lo stesso scisma del Pdl, potreste considerare l’ipotesi di schierarvi con un’ipotetica ala moderata-cattolica di sinistra?
Ognuno di noi sceglie liberamente di scendere in politica per portare un contributo alla realizzazione del bene comune e valori. Credo che chi prende spunto dai valori cristiano-cattolici abbia l’obbligo di trovare una convergenza che vada al di là degli schieramenti politici. A priori non possiamo escludere l’eventualità di un’alleanza.
(Mattia Baglioni)