In occasione della festività meneghina di Sant’Ambrogio, il cardinale di Milano Angelo Scola terrà – a partire dalla ore 18 – nella Basilica di Sant’Ambrogio il tradizionale Discorso alla città, innanzi alle autorità civile e alle rappresentanze dei mondi della produzione. Al centro del suo intervento troveremo l’Expo per “un’ecologia dell’uomo”, con l’arcivescovo che partendo dalla questione “cosa nutre la vita”, affronterà la questione del “nuovo umanesimo” presentandola come una delle principali urgenze future, non solo del capoluogo lombardo. L’Expo del 2015 rappresenta per la città un trampolino di lancio e un’incredibile opportunità. Come detto, l’Arcivescovo parte proprio da una domanda: “Cosa nutre la vita?”. Il quesito offre lo spunto per toccare i temi fondamentali del mega evento: l’alimentazione, l’energia, il pianeta e la vita. E cosa c’è dietro a tutto ciò? L’uomo e il suo rapporto con il creato e il creatore. E qui è naturale chiedersi: ma il mondo e l’ambiente sono stati consegnati all’uomo per “dominarli”? Oppure l’uomo è tenuto a inchinarsi e a sottostare ad essi, come se si trovasse dinnanzi a qualcosa di sacro? La soluzione è una vera e sincera “ecologia dell’uomo”: partendo dal predominio tecnocratico nelle politiche internazionali, si arriva fino al tragico problema della fame nel mondo, passando per l’utilizzo o meno degli organismi geneticamente modificati, e per le regole da adottare governare i mercati finanziari. Questo un breve passaggio del suo discorso: “L’emergere del riferimento all’uomo apre la possibilità di una riflessione capace di evitare gli opposti estremismi che, di fatto, sembrano oggi prevalere nella considerazione dell’ambiente. Da una parte la posizione, più diffusa, del ‘dominio’ si relaziona all’ambiente secondo una logica che potremmo definire ‘predatoria’ o di sfruttamento, a esclusivo vantaggio dell’attuale generazione; dall’altra una sorta di ‘sacralizzazione’, altrettanto indiscriminata, dell’ambiente propugna un cosmocentrismo che, alla fine, rivendica pari diritti per ogni forma di vita”. E continua: “Superando queste opposte posizioni, la centralità dell’uomo consente di pensare un rapporto con il pianeta responsabile e capace di cura. Tale riferimento antropologico però domanda un deciso cambio tecnologico. Viceversa: non è pensabile una riformulazione dell’assetto economico-tecnologico globale senza mettere al centro, e non solo a parole, l’uomo e i suoi legami sociali”. Questa “ecologia dell’uomo” permetterebbe dunque di capire meglio chi siamo e come potremmo vivere al meglio il nostri presente per poter pensare di assicurare un futuro saldo alle nuove generazioni. Di qui, l’urgenza di quel “nuovo umanesimo”. Ricordiamo infine come il Discorso alla Città e alla Diocesi all’interno della preghiera dei Primi Vesperi in onore di Sant’Ambrogio sua previsto dopo la Salmodia e prima del Cantico alla Beata Vergine Maria. La celebrazione sarà accompagnata dalla Cappella Musicale del Duomo diretta dal maestro don Claudio Burgio. Inoltre, prima della benedizione finale ci sarà l’omaggio del Sindaco e delle autorità civili e militari all’Arcivescovo. Saranno presenti i presidenti e i rappresentanti di Regione e Provincia, i Sindaci dei Comuni in cui si articola la Diocesi di Milano. Significativa la presenza in Basilica dei rappresentanti delle “famiglie regionali” e degli stranieri residenti a Milano, che prima della celebrazione incontreranno il cardinale Scola e gli porgeranno omaggi delle loro terre.