Mialno. In una regione in cui non c’è l’obbligo di avere le quote rosa nelle liste dei candidati, la giunta varata da Roberto Maroni le ha invece rispettate: 7 donne e 7 uomini. La presentazione della nuova squadra di governo della Regione Lombardia si è svolta al Pirellone nella sala dei Cinquecento, che da oggi non si chiama più così perché è stata intitolata al giuslavorista Marco Biagi ucciso dieci anni fa dalle Brigate Rosse.
I 14 nuovi assessori sono stati scelti, ha detto Maroni, “in base alle competenze di ciascuno e per il carattere che hanno dimostrato. Per me non ci sono differenze di carattere politico, si lavorerà su un programma che è stato votato dagli elettori”.
Ed ecco la squadra: Mario Mantovani (Pdl), vicepresidente con delega alla Salute; Valentina Aprea (Pdl), Istruzione, formazione e lavoro; Viviana Beccalossi (FdI), Territorio, urbanistica e difesa del suolo; Simona Bordonali (Lega), Sicurezza, protezione civile e immigrazione; Paola Bulbarelli (Pdl), Casa, housing sociale e pari opportunità; Maria Cristina Cantù (Lega), Famiglia, solidarietà sociale e volontariato; Cristina Cappellini (Lega), Culture, identità e autonomie; Alberto Cavalli (Pdl), Commercio, turismo e terziario; Maurizio Del Tenno (Pdl), Infrastrutture e mobilità; Gianni Fava (Lega), Agricoltura; Massimo Garavaglia (Lega), Economia, crescita e semplificazione; Mario Melazzini (Pdl), Attività produttive e ricerca e innovazione; Antonio Rossi (Lista Maroni), Sport e politiche per i giovani; Claudia Terzi (Lega), Ambiente, energia e sviluppo sostenibile.
Tra gli obiettivi primari della giunta, alcune importanti riforme a partire dal sistema sanitario regionale “che rappresenta un’eccellenza ma che può essere migliorato”, ha detto il neo governatore annunciando anche la prospettiva “di realizzare un grande accordo di collaborazione altre regioni”, insomma l’annunciata macroregione del Nord.