Con la nuova giunta regionale, cambia tutto il sistema direttivo della Regione Lombardia. Tutti i direttori generali, dirigenti e responsabili della passata amministrazione a guida Formigoni sono destinati ad andare via. Secondo la logica presentata dallo stesso Maroni, a ogni assessore spetterà scegliere il proprio massimo dirigente. Il direttore generale, ha detto il segretario della Lega nord, non avrà più un ruolo di controllo politico, ma di fiducia. Si comincia dalla sanità dove è prevedibile che andranno via anche tutti gli attuali dirigenti di Asl e ospedali. Il direttore generale della sanità Carlo Lucchina è il primo a partire dopo dieci anni di incarico. Prende il suo posto Walter Bergamaschi già al lavoro come direttore del sistema informativo del ministero della salute. Sostiene la linea Maroni l nuovo assessore alla sanità, Mario Mantovani che annuncia che chiuderà ogni rapporto con il passato. E’ già stato annunciata una commissione a guida di Umberto Veronesi che avrà il compito di garantire la trasparenza dell’operato anche se manca ancora l’ufficialità. Cambiano dunque anche i direttori di ospedale, ad esempio Francesco Beretta già dimessosi dal ruolo di direttore sanitario all’ospedale San Gerardo di Monza. Al posto di Roberto Albonetti al’assessorato alla famiglia che si sposta con Melazzini alle attività produttive arriva il cantante del gruppo di Roberto Maroni, il Distretto 51, Giovanni Daverio, già direttore generale dell’Asl di Varese.



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