Una tragedia dovuta alla difficile situazione economica, ai problemi di salute, all’isolamento sociale. E’ quanto si può ipotizzare dal quadro che i carabinieri hanno delineato intorno ad una coppia di coniugi di Besate, nel milanese, che lunedì mattina sono stati trovati morti nella loro abitazione. 

Il marito, Luigi N., 52 anni nativo di Besate e la moglie Giuseppina, 51 anni, nativa di Trapani avevano ricevuto lo sfratto e avrebbero dovuto sgombrare l’appartamento modesto nel quale abitavano, ricavato da un fienile al primo piano di una casa di corte.



A dare l’allarme proprio uno degli operai che dovevano effettuare lavori di ristrutturazione sulla casa in vista dello sfratto e che ha trovato questa mattina sull’uscio di casa un biglietto: “la porta è aperta”. Una volta entrato, l’uomo ha trovato i corpi senza vita dei due coniugi, la donna distesa sul letto (si è scoperto poi, morta per strangolamento) , il marito impiccato.



L’ipotesi è di un omicidio-suicidio causato da una serie di fattori molto gravi: come hanno riferito i carabinieri, una situazione economica molto pesante, lui che era alcolizzato lavorava saltuariamente, mentre la moglie, afflitta da problemi psichici, non era in grado di svolgere alcuna occupazione. In casa della coppia, che non aveva figli, è stato trovato un altro biglietto, nel quale l’autore (si pensa l’uomo) chiede che i due corpi vengano cremati e che qualcuno si prenda cura dei due cani. 

Come da prassi la magistratura ha aperto un’indagine per omicidio volontario ad opera di ignoti.