“Maroni vuole fare tutto, vuole fare i comizi e tanto altro. Deve fare un passo indietro”. Dopo il fallimentare esito del primo turno di queste elezioni amministrative, Umberto Bossi rompe la tregua e parte all’attacco. “Abbiamo dato l’immagine di una Lega divisa. Quando c’ero io si era tutti uniti”, ha detto il Senatur, spiegando anche di essersi “sentito tradito dalla Lega più che da Maroni”. Difficile nascondere la delusione per il risultato del voto, per tutti gli esponenti del Carroccio: intervistato da La Stampa, il sindaco di Verona Flavio Tosi ha definito “un disastro” il dato emerso dalle urne, soprattutto “se il confronto è con le amministrative dell’anno scorso, dove eravamo andati al ballottaggio in sette città del Nord. È in crisi il voto ideologico per la Lega”. Adesso, quindi, è necessario insistere sulla macroregione tanto voluta da Maroni: “Quel progetto deve diventare reale – ha detto Tosi – abbiamo un anno di tempo prima che si torni al voto per le Europee, due se penso alle elezioni regionali. O ti presenti al voto con qualcosa di concreto oppure finisce che, prima o poi, chi ti aveva votato ti presenta il conto”. Il lombardo Matteo Salvini, invece, si è rivolto direttamente ai militanti, assumendosi le responsabilità: “Non faccio come Beppe Grillo, che dice che è colpa di chi vota. La colpa è evidentemente nostra, che non ci spieghiamo abbastanza bene. Chiediamoci dove abbiamo sbagliato”.