“La mia non sarà un’orazione funebre, ma un commiato”, aveva annunciato ieri Dario Fo. Oggi infatti, davanti al teatro Strehler di Milano, dove centinaia di persone si sono riunite per dare l’ultimo saluto a Franca Rame, scomparsa mercoledì scorso nella sua abitazione, l’attore ha presentato commosso un monologo inedito scritto dalla moglie, “pertinente alla situazione drammatica che stiamo vivendo in questi giorni io e Jacopo”, il figlio. Il testo, ha aggiunto Fo, si basa “su alcuni testi apocrifi dell’Antico Testamento, dove la Genesi è raccontata in modo molto diverso. Da uno di questi testi Franca aveva tratto un racconto che vi voglio far conoscere in anteprima”. Poi, come avviene a teatro, Dario Fo ha ricordato la regola che “quando hai concluso non c’è bisogno che tu dica un’altra parola: saluta e pensa che quella gente che hai accontentato nel pensiero e nella parola ti sarà riconoscente. Ciao!”. Successivamente ha preso la parola anche il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia: “Sei stata una donna coraggiosa, libera, forte, guarderemo alla tua forza per essere più forti, al tuo coraggio per non avere paura, alla tua libertà per difendere quella di tutti noi. Sei stata e sei proprio brava. Anche oggi hai riempito la piazza, c’è l’impegno perché i tuoi e i nostri sogni divengano finalmente realtà. Sappiamo che ci accompagnerai con il tuo coraggio e la tua caparbietà. Continueremo a indignarci e ad avere il coraggio per combattere le ingiustizie, e Franca sarà sempre con noi”.