Tre writers americani hanno fatto irruzione nei depositi della metropolitana milanese per imbrattare i vagoni. Il video delle loro “gesta” sta adesso spopolando su internet: nelle immagini girate ad alta risoluzione, i tre giovani (una ragazza e due ragazzi che si fanno chiamare Utah, Ether e Boris, vere e proprie celebrità nel mondo dei graffitari) si atteggiano come in una pellicola hollywoodiana mentre, armati di bombolette spray, forzano cancelli, scavalcano muri e tagliano reti per portare la loro “arte” sui convogli della metropolitana di Milano. I video vengono diffusi su Facebook, Youtube, Vimeo, ma a differenza della gran parte dei writer, loro hanno già largamente accettato le leggi del marketing sfoggiando marchi di t-shirt, felpe e cappellini, in bella mostra durante il video. Si spostano tra i vagoni, appostandosi tra i binari per evitare i vigilantes, ed entrano in azione: almeno quattro i treni rovinati, uno dei quali completamente coperto dalla vernice delle bombolette. Poi si guardano soddisfatti e mostrano infine i risultati del loro lavoro. Fabiola Minoletti, segretario generale dell’Associazione nazionale antigraffiti, ha però stilato un dossier sui tre writer che presto verrà consegnato alle forze dell’ordine: “Colpisce molto il senso di impunità. Questi ragazzi si fanno riprendere a volto scoperto. Diventano piccoli ‘divi’ sui social network e così lanciano messaggi estremamente negativi, soprattutto per l’emulazione. Ci troviamo di fronte a un graffitismo che non ha più connotati politici o di disagio sociale”. Il writing, ormai, è “puramente vandalico, in qualche caso con interessi commerciali. Continua però a creare danni economici e degrado urbano”.