Niente ospedale psichiatrico per Adam Kabobo, il ghanese che l’11 maggio scorso uccise tre passanti a colpi di piccone nel quartiere Niguarda di Milano. I giudici del Riesame hanno stabilito che l’uomo dovrà rimanere in carcere. I suoi avvocati avevano invece richiesto il trasferimento da San Vittore a un ospedale psichiatrico, oltre a un’integrazione della perizia psichiatrica dopo che quella disposta dal gip aveva evidenziato solamente un vizio parziale di mente e non l’incapacità di intendere e di volere. La modifica della misura cautelare era stata consigliata anche dal medico legale Marco Scaglione, secondo il quale Kabobo soffre di una “patologia mentale tra le più gravi, cronicizzata e scarsamente rispondente alle terapie tale per cui all’intervento psicofarmacologico va associato in modo ineludibile un grado importante di custodia visto il ripresentarsi di episodi di aggressione anche durante l’attuale detenzione”, ha detto riferendosi al tentativo di strangolamento di un compagno di cella avvenuto qualche mese fa. Il Riesame di Milano ha però respinto l’istanza della difesa, quindi Kabobo resta in carcere. Il processo con rito abbreviato a suo carico è stato fissato per il 6 febbraio.