Il carcere di San Vittore va chiuso, “non per riaprirlo altrove ma per sostituirlo con un carcere più piccolo fuori Milano”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, intervistato dal Corriere della Sera. “Con Regioni e Comuni rimoduleremo il piano carceri, anche per cogliere l’occasione urbanistica legata a immobili di grande valore. Io sono per chiudere le carceri ottocentesche con i raggi, come San Vittore”, ha spiegato il Guardasigilli. Si dice d’accordo con il ministro anche Luigi Pagano, storico direttore della struttura carceraria dal 1989 al 2004 e attualmente vice capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria: “Era un gran bel carcere, orgoglio dell’Italia quando fu costruito, perchè rispondeva a tutti gli standard carcerari dell’epoca, ma oggi è inadeguato”, ha detto Pagano, secondo cui a San Vittore “non ci sono spazi adeguati neanche per i colloqui”. Si tratta di un edificio “anelastico, i muri sono larghi anche tre metri. Pure se i servizi sono adeguati e il personale è ottimo, la struttura è angusta. Da sempre ho espresso l’opinione che dovesse essere chiuso e non per motivi ideologici o politici ma tecnici. Basta andare a Opera, fuori Milano, o a Gallarate, nel Varesotto, per vedere la differenza”.