“Un segnale che rompa il senso di isolamento e di paura di queste persone” Sono le parole dette nel corso di un’intervista al “Corriere della Sera” da monsignor Luca Bressan, vicario episcopale della Diocesi di Milano, che ha affrontato i cittadini del quartiere Greco che si opponevano all’apertura del refettorio ambrosiano nel loro quartiere. Monsignor Bressan è andato ad ascoltarli, a parlare con loro e dopo un’ora e 45 minuti si è trovato l’accordo. Alla domanda su cosa stia succedendo a Milano, sulla tensione nei quartieri, monsignore risponde: «Succede che la realtà dei nostri quartieri cambia molto più velocemente delle idee che noi ci facciamo su di essa. E allora, per esempio, la nostra idea di accoglienza si ritrova, di fatto, superata dai numeri stessi dei “ nuovi italiani” e questo pone problemi nuovi». Si parla della crisi economica, dei vicari e i parroci che segnalano da anni “questa situazione di nuova povertà che si somma ad altri problemi”. Intanto la Diocesi sta cercando di aiutare le famiglie attraverso il Fondo famiglia – lavoro, per esempio, con una parte dell’otto per mille. “Stiamo comunque parlando di una goccia nel mare dei bisogni sociali”, dice monsignore. Monsignor Luca Bressan sostiene che con il dialogo e con l’aiuto delle istituzioni si possa fronteggiare la situazione. “Lo strumento principale è il dialogo, l’impegno di tutti per far percepire a quella gente che in questa città esiste un’umanità buona». (Serena Marotta)



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