Le parole scorrono sullo sfondo di un cielo azzurro: è l’inno della Regione Lombardia scritto da Mogol e Mario Lavezzi. È stato presentato in anteprima nell’aula del Consiglio Regionale alla presenza del governatore Roberto Maroni e del presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo. Si tratta di una prima versione del brano, che ha già ricevuto l’ok dall’aula, che la ha accolta con un lungo applauso. Cattaneo ha proposto: «Io credo che da questa prima presentazione possa nascere un grande progetto che deve avvalersi della creatività e del contributo dei giovani lombardi, coniugando l’intervento di importanti voci della musica italiana con la capacità e il talento degli studenti. Potrebbe essere un bel connubio per dare voce, immagine e corpo alla nostra Lombardia». Ecco parte del testo: «Questa storia è quella di un bambino / che diceva sempre sì / entusiasta di ogni cosa: / era un mondo che poi finì./ Mi ricordo la città, la mia Milano, / senza odio per nessuno / E la gente silenziosa nella chiesa / a pregare tutti uniti come uno / io da qui non vado via… / Lombardia, Lombardia / grande terra mia… (Serena Marotta)