L’Infiltrato Sussidiario fa sapere “Klaus Florian Voigt limpidissimo all’inizio del secondo atto. Armando Torno, appena tornato dal Corriere al Sole 24 Ore, raccomandava all’intervallo questo Florestano, nato come “cornista” alla Filarmonica di Amburgo e poi, dopo gli studi,  “adottato” da Claudio Sinopoli, soprattutto per parti wagneriane. Nei foyer il pubblico tacitamente promuoveva l’allestimento. Pererira dovrà probabilmente chiudere già nel 2015 un breve cursus di sovrintendente alla Scala, ma al gusto di portare a Piermarini lo stile teatrale di Salisburgo non ha rinunciato… e anche un pubblico tradizionalista come quello scaligero – che ha riservato ovazioni sincere a una recente Aida di Zeffirelli – se ne sta facendo una ragione…”



Continuano ad arrivare incoraggianti aggiornamenti da Milano dove il nostro infiltrato sta seguendo la prima alla Scala di Milano. Si prosegue con il grande coro dei prigionieri. “Tutti prigionieri della vostra mancanza di fiducia”, afferma il maggior musicista tedesco dal palco del maggior teatro italiano. Un messaggio chiaramente metaforico, specchio dello stato in cui versa la società contemporanea. Detto ciò il coro scaligero diretto, o meglio “educato”, da Bruno Casoni non delude veramente mai. A Barenboim e “compagnia cantante” non serve la claque…il voto e’ 8 abbondante alla fine del primo atto…



Ultimissime dal nostro inviato alla Scala di Milano dove è finalmente iniziata la prima del Fidelio. Si comincia con una tromba che risponde all’improvviso all’orchestra nel buio, sembra dal loggione, al termine dell’ouverture. Un’immagine e un suono suggestivo che ripete l’esperimento riuscito di tre anni fa quando la regia del don Giovanni aveva fatto cantare il Convitato di Pietra dal Palco Reale. Un pizzico di suspense in questo splendido avvio. Si alza il sipario sull’annunciata messinscena minimalista di Deborah Warner. Non è un pugno nell’occhio, il ferro da stiro e il bidone nella fabbrica in disarmo sono calzanti. Sembra di stare in un loft newyorkese con macchie di colore alla Pollock?



Sta per avere inizio uno degli eventi culturali più mondani dell’anno: la prima del Teatro alla Scala di Milano. “La prima più importante al mondo”, così come l’ha definita il sovrintendente Alexander PereiraAnche quest’anno noi del Sussidiario abbiamo un infiltrato che si aggira alla Scala per aggiornarci sulle ultime notizie e sull’arrivo degli ospiti più importanti. Il tempio della lirica inaugurerà lastagione lirica 2014-2015 col Fidelio di Beethoven, opera d’addio di Daniel Barenboim nella veste di direttore musicale e con la regia diDeborah Warner. Si tratta di un’opera universale e contemporanea capace di parlare a tutti del problema dell’amore e della giustizia.Secondo le prime notizie che ci giungono dall’Infiltrato Sussidiario è arrivato il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli che, come di consueto, entra per tempo in una platea ancora poco popolata e prende posto con la moglie nelle poltrone di sempre, poco lontano dalla crociera. Gli va incontro il presidente delle Generali, Gabriele Galateri di Genola mentre, come annunciato, non ci sarà il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Al suo posto dovrebbe arrivare a breve il Presidente del Senato Piero Grasso). Daniel Barenboim ha deciso di non rinunciare all’inno nazionale e i presenti assisteranno ad un saluto personale del maestro alla sua Prima d’addio. 

In occasione della prima a La Scala di Milano del Fidelio, l’opera di Beethoven che inaugurerà la stagione scaligera di quest’anno, nel capoluogo lombardo ha già preso il via “Fidelio in città”, un ricco calendario di oltre quaranta eventi gratuiti, promossi dal Comune di Milano ed Edison. Oltre ai tanti eventi in programma, Palazzo Marino fa sapere che sono ben quattordici le sedi dove si potrà assistere gratuitamente alla prima di oggi, domenica 7 dicembre, a partire dalle ore 18. Tutte le proiezioni sono ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti, salvo dove diversamente indicato. I biglietti, ritirati da oltre 1.400 cittadini, sono distribuiti dall’Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura della Salute, Consigli di Zona e dai Taetri. Clicca qui per tutte le info

Questa sera Daniel Barenboim dirigerà per l’ultima volta la prima della Scala, la quinta in sei anni per lui. Sarà l’addio alla musica prima della dipartita del maestro che da fine mese lascerà l’incarico di direttore musicale. Il 23 salirà sul podio per l’ultima volta con l’ultima rappresentazione del Fidelio di Beethoven, al termine del quale ci sarà un momento di brindisi con i lavoratori del teatro. Con l’orchestra, invece, il maestro uscirà a cena il 20 dicembre. Proprio dall’orchestra è nata ufficiosamente l’idea di chiedere al teatro di dargli una carica onorifica che mantenga il legame con la Scala, un pò come ha fatto la Filarmonica che lo ha nominato socio onorario. Il violinista Roberto Nigro ha espresso il suo dispiacere ma anche la profonda ammirazione nei confronti del maestro: “Il rapporto con Barenboim è stato bellissimo e in crescendo: se ne va forse all’apice del gradimento”.

C’è grande attesa per la prima del Fidelio alla Scala di Milano, in programma alle 18 di oggi. E’ ormai noto che all’evento non saranno presenti il premier Matteo Renzi e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, mentre hanno confermato la loro partecipazione il presidente del Senato, Piero Grasso, e il ministro della Cultura, Enrico Franceschini. Presenti anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il governatore della Lombardia Roberto Maroni, oltre a Mario Monti insieme al direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, ma anche Corrado Passera e Giorgio Squinzi. Senza ovviamente dimenticare personaggi del mondo dello spettacolo, da Valeria Marini ad Alfonso Signorini, da Mara Venier a Giorgio Armani ed Eva Riccobono.

E’ arrivata la Prima a La Scala. Domenica 7 dicembre Rai5 propone in esclusiva alle 17.30 il “Fidelio” di Ludwig van Beethoven che debutta alla Scala di Milano e che vedrà protagonisti il direttore d’orchestra Daniel Barenboim e la regista Deborah Warner. Più di tre ore di trasmissione, completa di sottotitoli, per un evento seguito con ben dieci telecamere in alta definizione, due microcamere posizionate sulla scena e 60 microfoni che serviranno per la trasmissione stereofonica in radio e con audio HD 5.1 in TV. Per la diretta di Rai5, si legge ancora nel comunicato diffuso dalla Rai in occasione dell’atteso concerto, altre telecamere saranno nel foyer della Scala per raccontare ciò che accade attorno allo spettacolo. Michele dall’Ongaro, compositore e già protagonista della trasmissione di Rai5 “Petruska” dedicata alla musica classica, e la giornalista Maria Concetta Mattei, condurranno la diretta televisiva incontrando e intervistando i protagonisti e gli ospiti presenti. Sarà infine coinvolto anche il canale Rai News con dirette, servizi e approfondimenti, con ospiti in studio e nel foyer della Scala. La produzione dell’opera, con la regia televisiva di Patrizia Carmine, è curata da Rai Com e Rai5, che presenterà l’evento in replica lunedì 8 dicembre alle ore 15.10 (Serena Marotta)