È iniziata alle ore 18 di oggi, mercoledì 5 marzo 2014, la seconda fascia dello sciopero nazionale del trasporto pubblico locale che si protrarrà fino al termine del servizio. L’agitazione è stata organizzata dal sindacato Orsa per protestare contro il mancato rinnovo del contratto. Atm fa sapere che al momento risulta regolare solamente la circolazione sull’intera linea M5, mentre su quella M1 il servizio è momentaneamente effettuato tra le stazioni di Sesto e Rho Fiera. Ridotto anche il servizio in superficie, mentre è gradualmente sospesa la circolazione delle linee M2 e M3. Tanti i milanesi che su Twitter stanno chiedendo informazioni all’Atm (@atm_informa) riguardo la situazione del servizio in città: sul sito di microblogging si legge ad esempio che sulla linea M1 la circolazione è sospesa tra Pagano e Bisceglie, mentre risulta regolare la tratta Rho Fiera-Pagano-Sesto. Prosegue regolare la circolazione tra Duomo e Porta Venezia, mentre Atm consiglia di prendere il bus 39 per andare da Loreto in direzione Lambrate.



Prosegue lo sciopero di 24 ore indetto dall’organizzazione sindacale Or.S.A-Autoferro-TPL per la giornata di oggi, mercoledì 5 marzo. Questa la situazione dei trasporti pubblici  milanesi: l momento risulta regolare la circolazione della linea M1 nelle tratte Sesto Fs-Pagano e Sesto FS-Rho Fiera, come anche l’intera linea M5. E’ invece sospesa la circolazione delle linee M2-M3, mentre anche il servizio in superficie potrebbe subire cancellazioni. Si ricorda inoltre che lo sciopero di oggi riguarderà anche il personale FerrovieNord Spa, quindi sono possibili variazioni, ritardi o cancellazioni al servizio Trenord sulle seguenti linee: Milano-Saronno-Varese Nord-Laveno; Milano-Saronno-Como Lago; Milano-Saronno-Novara Nord; Milano-Seveso-Asso; Milano-Seveso-Mariano/Camnago; Brescia-Iseo-Edolo. Il solo servizio aeroportuale Malpensa Express è garantito con servizio autobus sostitutivi con partenza e arrivo da/a Milano Cadorna (Via Paleocapa 1) e Milano Porta Garibaldi (Piazza Freud). Infine, fa sapere Trenord, sono possibili altre ripercussioni sul Passante Ferroviario e sulle linee Suburbane S1, S2, S4, S9 ed S13.



Ha preso il via alle 8.45 di oggi, mercoledì 5 marzo 2014, la prima fascia dello sciopero nazionale del trasporto pubblico locale indetto dal sindacato Orsa per protestare contro il mancato rinnovo del contratto collettivo. La prima parte dell’agitazione si protrarrà fino alle 15, mentre la seconda avrà luogo dalle 18 fino a fine servizio. Atm fa sapere che a Milano la circolazione della linea M1 viene gradualmente sospesa tra le stazioni di Pagano e Bisceglie, mentre risulta regolare la circolazione nelle tratte Sesto Fs-Pagano e Sesto FS-Rho Fiera. La circolazione delle linee M2-M3 viene gradualmente sospesa, mentre è regolare quella della linea M5. Sono inoltre possibili riduzioni del servizio in superficie. Si ricorda che, in occasione di questo sciopero nazionale, il provvedimento Area C sarà sospeso tutta la giornata. Resta invece attivo il divieto di accesso e circolazione all’interno della Ztl Cerchia dei Bastioni per i veicoli di lunghezza superiore a 7,5 metri.



Ancora una giornata di possibili disagi a Milano per lo sciopero dei mezzi. L’organizzazione sindacale Orsa Autoferro ha proclamato per mercoledì 5 marzo uno sciopero nazionale del trasporto pubblico locale di 24 ore che nel capoluogo lombardo si svolgerà dalle 8.45 alle 15.00 e dalle 18.00 al termine del servizio, quindi sono a rischio tutte le corse di bus, tram e metro (fatta eccezione per le fasce di garanzia fino alle 8.45 e tra le 15 e le 18). Il Comune di Milano ha fatto sapere che per la giornata di mercoledì il provvedimento Area C sarà sospeso tutta la giornata, mentre rimane attivo il divieto di accesso e circolazione all’interno della Ztl Cerchia dei Bastioni per i veicoli di lunghezza superiore a 7,5 metri. Con questo nuovo sciopero, il sindacato Orsa vuole ricordare che dal 2007 “i lavoratori del TPL sono senza Contratto ed hanno accumulato un taglio agli stipendi superiore al 20%. Nel frattempo i quattro governi che si sono succeduti alla guida del Paese non solo non hanno garantito i finanziamenti necessari al settore, ma hanno progressivamente tagliato le risorse pubbliche determinando una crisi che sta mettendo a repentaglio decine di aziende e migliaia di posti di lavoro”. Adesso, si legge ancora nel comunicato, “tocca al nuovo esecutivo e al neo-Ministro del Lavoro fare le proposte che sinora non sono arrivate. Altrimenti sarà l’ennesima sfilza di impegni e promesse senza seguito alle quali la politica ci ha abituato”.