Il ministro dei trasporti Maurizio Lupi ha rilasciato una intervista al quotidiano Repubblica, dopo che alcuni giornali come Il fatto quotidiano avevano tirato in ballo lui e il movimento di Comunione e liberazione nello scandalo Expo. A tutto questo si aggiunge la richiesta da parte del Movimento cinque stelle di dimissioni, chieste dal deputato Di Stefano: “Chiederemo che rimetta il suo mandato e ci aspettiamo le sue dirette dimissioni. Il caso Expo dimostra che la politica ha fallito”. In particolare, sarebbe stato Gianstefano Frigerio, ex tesoriere della Democrazia Cristiana già arrestato ai tempi di tangentopoli, a tirarlo in causa. Lupi definisce Frigerio un millantatore, con cui non ha rapporti personali da almeno quattro anni e che, dice, se mi avesse mai mandato dei biglietti come sostiene lui, li avrei immediatamente cestinati. A proposito di un presunto coinvolgimento di Comunione e liberazione, di cui Lupi è membro, dice: “non c’entra in nessuna indagine. E’ da sempre un movimento che educa la mia fede. Il punto è la responsabilità personale di ognuno di noi e se qualcuno sbaglia deve pagare”. Per quanto riguarda l’Expo, il ministro dice che in questo momento non bisogna arretrare in alcun modo, bisogna presentarsi al mondo con le opere per l’Expo realizzate in tempo utile: “La proposta di Renzi di affiancare al ministero il commissario anticorruzione Raffaele Cantone, è il segnale che non indietreggiamo”.



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