Hanno chiesto e ottenuto il rimborso dei contributi. È accaduto in Lombardia, dove un gran numero di ex consiglieri regionali ha chiesto di ritirare i contributi versati in vista della pensione. Tra i richiedenti ci sono Romano La Russa, fratello di Ignazio, che ha ottenuto un rimborso di 41 mila euro, Nicole Minetti del Pdl con 79.600 euro, Renzo Bossi della Lega con 55.500 euro. A Domenico Zambretti, l’ex assessore del Pdl che nel 2013 fu accusato di voto di scambio con la ‘ndrangheta, sono stati rimborsati 73.390 euro. Per Gabriele Sola dell’Idv 75.500 euro e per Chiara Cremonesi di Sel 79 mila euro. Ma non è finita. C’è anche chi supera i centomila euro. Tra questi Massimo Ponzoni del Pdl con 144.400 euro e Massimo Cipriano dei Ds con 145 mila euro. Si tratta di soldi che sono stati regolarmente versati e di cui rientrano in possesso. A far scattare questa richiesta è stata un’accelerazione sui tagli alle pensioni: un progetto di legge trasmesso il 16 luglio dal presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, che riguarda l’innalzamento da 60 a 66 anni dell’età pensionistica. A rincarare la dose poi, è intervenuta la Lega, che ha proposto la rimodulazione dell’importo percepito, con una riduzione del 5 per cento a chi riceve 3.000 euro al mese, mentre del 10 per cento per chi ne percepisce di più. Inoltre, il Carroccio, chiede il calcolo di una pensione su base contributiva per gli ex consiglieri che devono ancora maturare l’anzianità. Poi ci sono i 221 vitalizi che costano ai contribuenti 620.412,36 euro al mese. Tra coloro che ricevono i vitalizi d’oro c’è Luciano Valaguzza, area CI, con 6.319 euro lordi al mese. Poi c’è Carlo Monguzzi, che ha alle spalle quattro legislature e l’incarico di assessore regionale, con 5.498 euro. Il terzo nella classica dei vitalizi d’oro è Alessandro Patelli, al quale vanno 3.686 euro lordi al mese. Infine Carlo Ripa di Meana del Psi, che riceve 2.391 euro lordi.
(Serena Marotta)