Il centro sociale Leoncavallo di Milano è diventato legale. È stato infatti siglato l’accordo con Palazzo Marino, che prevede l’affitto del centro sociale della sede attuale, dopo che il Comune l’avrà acquistata dal proprietario, il gruppo Cabassi. Così, dopo quasi 40 anni, il centro “Leonka” diventa legale: niente più sfratti, barricate e scontri con la polizia. La prima occupazione risale all’ottobre del 1975 in uno stabile di via Mancinelli, nella periferia di Milano ad opera dei collettivi anti-fascisti. Nella storia del centro, che da tempo si chiama “spazio pubblico autogestito” rimarranno anche due tragiche morti, quella di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, che furono uccisi a pistolettate da assassini, rimasti senza nome, lungo la strada. Al “Leonka” si organizzavano concerti, radio libera, laboratori artistici ed artigianali, teatro e tante altre attività, tutte abusive, ovvio. Da qui cominciò la lunga battaglia degli sfratti, delle manifestazioni violente. Poi lo sgombero del ’94, la breve occupazione di via Salamone e poi il trasferimento in via Wattheau. Sino ad arrivare in via Leoncavallo, dove si possono ammirare i graffiti.



(Serena Marotta)

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