Le sentinelle antidegrado in strada a Milano. Si tratta di un progetto che vede impiegati 50 disoccupati, impegnati nei quartieri a rischio: controlleranno dormitori, parchi e i dintorni delle stazioni. Sono disoccupati che hanno situazioni economiche precarie e che saranno coordinati con Amsa, vigili e consigli di zona. Come si legge oggi su La Repubblica, il loro tempo messo a disposizione per la città sarà pagato 500 euro al mese per dieci mesi l’anno. In totale il progetto di Palazzo Marino vede l’utilizzo di 250mila euro, e l’idea è quella di arrivare a impiegare cento persone entro il 2016. Si partirà ad agosto con un avviso pubblico di selezione di enti di Terzo settore per erogare le 50 borse lavoro, impegnate in presidi di tipo sociale, pulizia e decoro, che dovranno avere una formazione minima per sapere come agire in certe situazioni. In pratica le sentinelle dovranno segnalare i problemi che riguardano i percorsi, che gli sono stati affidati, rimuovere i cartoni lasciati per strada dai senzatetto, pulire i giardini e le aiuole, accompagnare anziani soli, clochard e stranieri negli uffici dei servizi sociali. «La nostra idea è quella di incrociare due necessità: mettere all’opera chi beneficia di un contributo sociale, facendogli svolgere azioni utili per la collettività e, dall’altra parte, presidiare di più e meglio alcuni luoghi della città», ha spiegato l’assessore al Welfare, Pierfrancesco Majorino. L’assessore sta studiando con gli uffici i criteri di accesso alle borse lavoro: si terrà conto dell’Isee, ma non si conosce ancora il livello di reddito utile per la selezione. L’idea del progetto del nucleo antidegrado è nata a gennaio scorso da Majorino durante il forum delle politiche sociali: la stessa origine che ha avuto il progetto per il riscatto sociale. Questo riguarda pure il sostegno a persone disoccupate, con reddito basso pari a 6mila euro, con minori a carico, anziani o familiari con invalidità, elementi di valutazione in più. Queste persone saranno impegnate in un programma di sei mesi di attività sociali a vario titolo, dalla partecipazione a laboratori occupazionali al volontariato. Per loro, che sono in tutto 2.041, un saldo di 1200 euro totali. L’assessorato al Welfare invierà nei prossimi giorni al Terzo settore e alle associazioni imprenditoriali una lettera per ricevere proposte sulle azioni inserite nel patto per il riscatto sociale. Il bando per aderire al progetto sarà pubblicato a settembre e sarà aperto per un mese.



(Serena Marotta)

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