Il maltempo continua a colpire il nord e non dà tregua neanche a Roma, dove la protezione civile ha lanciato l’allerta con rischio temporali, grandinate e forti raffiche di vento, alzando il livello di criticità per le prossime 24 ore. Sotto controllo la zona del bacino dell’Aniene. In vista del maltempo, il Campidoglio ha allertato le squadre addette alla manutenzione stradale, coordinate dalla Protezione civile. Continua la pioggia anche in Lombardia: a Milano il fiume Seveso è esondato per la quarta volta. Il rischio di esondazione del fiume è passato da “moderato” a “ordinario”. Il Comune ha deciso di lasciare attivo il dispositivo allestito per coordinare eventuali interventi di protezione civile, polizia locale, Mm servizi idrici e Amsa. Tanti gli interventi dei vigili del fuoco e problemi alla viabilità, dovuti ad alcuni cedimenti del manto stradale. La zona nord di Milano, a causa delle abbondanti piogge della scorsa notte, si è svegliata con acqua lungo le vie.



E’ ancora allerta meteo in molte zone d’Italia. L’estate tarda ad arrivare e in queste ore il maltempo ha creato numerosi disagi soprattutto al Centro-Nord. A Milano è rientrato l’allarme dopo la terza esondazione del Seveso in meno di tre settimane, e già nella mattinata di ieri la situazione è tornata sotto controllo e le strade sono state riaperte. Danni e allagamenti anche a Varese, dove ieri il lago è esondato tra Capolago e il lido della Schiranna, mentre il fiume Olona è fuoriuscito dagli argini in diversi punti. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco, mentre le forti precipitazioni hanno anche fatto crollare il muro esterno di una scuola a Cantello. Situazione critica anche a Senigallia, in provincia di Ancona, dove la piena del Misa ha fatto scattare le operazioni di evacuazione: alcune famiglie hanno infatti dovuto abbandonare le proprie abitazioni a Molino Marazzana e in alcune zone di Borgo Bicchia. Anche in questo caso l’allarme è parzialmente rientrato e il livello del fiume sembra non creare particolari problemi. In Veneto un forte temporale ha provocato ritardi e rallentamenti ad alcuni treni tra Portogruaro e Latisana, mentre in Piemonte sette treni regionali sulle tratte Torino-Milano e Torino-Aosta sono stati cancellati lunedì sera.



Varese e provincia in ginocchio a causa delle piogge torrenziali di oggi. Il lago di Varese è esondato tra Capolago e il lido della Schiranna, compreso il fiume Olona, che è uscito dagli argini nelle zone tra Varese, Fagnano Olona e Gorla Maggiore. Il sindaco Attilio Fontana e l’assessore all’Ambiente Stefano Clerici hanno trasmesso un comunicato che invita a «evitare di usare l’auto su tutto il territorio comunale». Strade allagate, uffici allagati: «La situazione è grave: sulla Sp1 del lago di Varese, ha spiegato Clerici, dove si procede a senso unico alternato, uno scolmatore consortile è letteralmente esploso, distruggendo l’asfalto e riversando le acque fognarie sulla provinciale. Il quartiere di Valle Olona è rimasto isolato nel primo pomeriggio, mancando ormai da tempo la corrente». In provincia, a Belforte, dove scorre l’Olona, è entrata acqua negli uffici della Motorizzazione e in un ipermercato. La strada, via Peschiera, che costeggia il fiume, è bloccata da questa mattina. Interrotti anche i treni nella tratta tra Varese e Laverno. Allagati i sottopassi tra Gallarate, Busto Arsizio e Saronno. Proprio a Gallarate un uomo è stato soccorso, mentre si trovava sul tetto della sua auto. Innumerevoli le cantine invase dall’acqua. E ancora: a Cantello una frana ha arrecato gravi danni all’asilo comunale, coinvolgendo anche strade e abitazioni. Frana anche in una zona di cantiere a Lozza. Chiuse le strade alle auto a Tradate, Malnate, Castiglione Olona e Castellana. Frane e allagamenti anche in provincia di Como. Anche qui fiumi e torrenti sono ingrossati e il lago è prossimo all’esondazione. Danni sulla statale Regina, la statale del lago. Frane a Colonno, vicino alla cascata delle Camogge e in via Cappella, con caduta sassi e detriti dalla montagna. Massima allerta a Briennio, paese che è stato già distrutto da una frana nel 2011. Sono sotto osservazione il fiume Lambro e il torrente Bova, oltre al lago di Como. Scoppiati i tombini nel capoluogo, dove in piazza Cavour, l’acqua ha superato i marciapiedi. È stata chiusa per una frana la dogana di Mandria, che collega Lugano con la zona di Porlezza. La strada è stata riaperta ma a senso unico alternato. A Legnano, l’Olona è uscito dagli argini all’altezza del castello visconteo e sulla strada che collega San Vittore Olona e Canegrate. Nel Lecchese, sempre a causa della pioggia, si è creata una voragine del diametro di 8 metri nella strada provinciale 64, al bivio tra i comuni di Cassina e Cremeno. Non sono state coinvolte auto e non ci sono feriti. La strada è stata chiusa al traffico e i vigili del fuoco e i tecnici dell’azienda distributrice di gas ed energia elettrica sono al lavoro per la messa in sicurezza delle tubature. Per precauzione una palazzina della zona è stata evacuata e sei famiglie sono state sfollate.



(Serena Marotta)

Il Seveso è esondato per la terza volta in meno di un mese, ma questa volta non ha causato particolari danni. Il corso d’acqua è uscito dagli argini questa notte, poco prima delle 5, ma il piano di intervento del Comune ha evitato che si verificassero gli allagamenti e i disagi registrati nei giorni scorsi nella zona Nord di Milano, come testimonia il video di seguito che è stato pubblicato online il 26 luglio da un utente. Lo stesso giorno, una grossa voragine di circa dodici metri di profondità e dell’ampiezza di sei metri per tre si è aperta in pieno centro tra corso di Porta Romana e via Vaina.

Allarme rientrato ed esondazione del Seveso sotto controllo. Il fiume che questa notte è nuovamente uscito dagli argini a causa delle forti piogge che si sono abbattute sulla Lombardia e gran parte del Nord, è sceso stamattina “sotto soglia allarme con livelli in tutti e tre i punti intorno a cm 120 e in continua discesa”. Lo comunica in una nota la Protezione Civile, spiegando che anche il meteo è “in lento ma progressivo miglioramento”. L’esondazione, si legge ancora, è stata contenuta grazie alle “nuove procedure coordinate dal punto di comando avanzato del Comune di Milano posto a incrocio via Ca’ Granda”.

Il Seveso è esondato per la terza volta. È accaduto nella notte a causa della pioggia abbondante. I disagi nella zona nord di Milano, stavolta, sono stati limitati grazie all’intervento del punto di comando avanzato organizzato dal Comune, che è stato collocato in via Ca’ Granda, all’altezza di viale Fulvio Testi. Si tratta di due mezzi attrezzati, di protezione civile con un camion fuoristrada e di polizia locale con un furgone, che hanno provveduto a fronteggiare l’emergenza. Da questo punto sono state coordinate le pattuglie di Protazione civile, polizia locale, MM servizi idrici, Amsa, Atm e Nuir e il raccordo con le centrali operative di polizia locale e Protazione civile, nonché la comunicazione con la città. Come detto, è la terza volta che il Seveso esonda: la prima l’8 luglio e la seconda il 26 luglio. La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta sulle precedenti esondazioni. Il dispositivo, che è stato attivato già dal pomeriggio di ieri, prevede cinque postazioni di Protezione civile collocate nella parte più centrale, pronte a soccorrere le persone e i loro mezzi. Sono stati disposti, inoltre, posti di blocco e pattuglie per la viabilità della polizia municipale e le squadre di MM servizi con il compito di attivare l’apertura dei tombini per far defluire l’acqua. “La Centrale operativa mobile consentirà un’ancora maggiore tempestività di intervento sull’area soggetta alle esondazioni del fiume. Vogliamo anche costituire un punto di riferimento per il quartiere con una presenza visibile”, ha detto Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e Coesione civile, Polizia locale e Protezione civile.

(Serena Marotta)