Per anni ha abusato della figlia e poi, quando è rimasta incinta, l’ha fatta abortire. Il 40enne straniero è stato arrestato dalla squadra mobile di Varese. L’uomo dovrà rispondere di violenza aggravata, calunnia, procurato aborto e maltrattamenti in famiglia. L’indagine è stata avviata in primavera del 2013, dopo la segnalazione di una struttura assistenziale. Struttura, dove la ragazzina si era rivolta, accompagnata dal padre, per chiedere informazioni circa l’interruzione di gravidanza. Lì la ragazza, che aveva 16 anni, ha raccontato agli psicologici degli abusi perpetrati da un cugino, che abitava con lei e la sua famiglia, ma che poi è andato in Francia. Una versione dei fatti che è stata raccontata anche davanti al pubblico ministero, dopo l’interruzione di gravidanza, con tanto di particolari, affermando che i due si trovavano soli in casa, con due figli più piccoli della coppia, e che lui l’aveva violentata. La ragazzina poi ha riferito di non aver raccontato nulla ai genitori per paura che i rapporti tra le famiglie si rovinassero. E di aver raccontato al padre l’accaduto, dopo la scoperta della gravidanza e alla madre e ai servizi sanitari per l’aborto. Anche se le dichiarazioni della ragazza presentavano delle lacune, gli accertamenti sono andati avanti alla ricerca di identificare il cugino. Solo qualche giorno fa la ragazza, che è diventata maggiorenne, ha denunciato i fatti raccontando la verità: è scattata così la denuncia nei confronti del padre, raccontando delle violenze sessuali subite da quando aveva 13 anni (Serena Marotta).



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