Sarà costruita una moschea entro un anno a Milano. È questo l’impegno dell’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, che ha ricevuto ieri insieme all’assessore all’Educazione, Francesco Cappelli, i delegati delle associazioni religiose, che sono iscritte all’Albo. Una riunione per fissare una serie di regole, rimandando poi il tutto a settembre: la delibera della giunta è prevista per i primi giorni di settembre, e per la pubblicazione del bando si dovrà attendere l’autunno. Intanto sarà riaperto l’Albo delle religioni, e i termini di adesione scadranno il 30 settembre: solo gli iscritti potranno partecipare al bando. Saranno strutture degradate quelle scelte dal Comune, che saranno ristrutturate a carico delle Associazioni e saranno dislocate per la città, non in un unico quartiere. Le zone identificate sono quattro: la struttura degli ex bagni pubblici di via Esterle e tre terreni. Majorino assicura: «Entro settembre diremo dove sorgerà una moschea provvisoria, sappiamo che una soluzione va trovata. E siamo interessati a verificare anche aree private». In attesa delle aree assegnate, sarà allestito un portale a disposizione dei visitatori per individuare il tempio corrispondente alla propria religione. Solo gli evangelici in città sono composti da 100 comunità, che si dividono in 70 locali di culto, come spiega il pastore Riccardo Tocco. Majorino spiega: “è l’inizio di un percorso, che comprende anche la regolarizzazione di alcune situazioni laddove sarà possibile”.



(Serena Marotta)

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