Durante i lavori in piazza Duomo, a Milano, sono stati ritrovati resti archeologici nell’area tra la Cattedrale e Palazzo Reale. Il cantiere dovrà essere chiuso prima dell’Esposizione universale del 2015, come ha detto l’assessore ai Lavori pubblici, Carmela Rozza, che ieri mattina ha fatto un sopralluogo sul posto. Ne parla il quotidiano “Il giorno”. Da Palazzo Marino arrivano le ipotesi percorribili per terminare i lavori prima dell’Expo, ipotesi che saranno sottoposte al parere della Sovrintendenza. Si saprà qualcosa in merito la settimana prossima. Intanto secondo il Comune, è questa la prima ipotesi, si potrebbe procedere con la messa in sicurezza dei manufatti e la posa dei tubi per il teleriscaldamento ad una profondità inferiore al contrario di quelle che erano in previsione. In pratica il terreno verrebbe coperto momentaneamente per l’arrivo dei Capi di Stato euro-asiatici a Milano, che è previsto per il 15 e il 16 ottobre, e concludere poi i lavori con la sistemazione dei masselli. In alternativa, è questa la seconda ipotesi, si potrebbe rivedere il progetto in parte e scavare lungo il marciapiedi. Questo però allungherebbe i tempi di lavoro. Intanto il Comune ha fatto rimuovere i teli neri che coprivano le grate del cantiere per “consentire ai cittadini e ai turisti di ammirare i ritrovamenti”. Secondo gli archeologi i resti risalirebbero tra il Trecento e il Quattrocento: si tratterebbe dei resti della vecchia Fabbrica del Duomo e dell’antico cunicolo che collegava l’Arcivescovado alla Cattedrale. (Serena Marotta)



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