Aumentano i compiti per i vigili di quartiere a Milano: dovranno vigilare gli incroci più pericolosi, sanzionare le auto in sosta vietata e segnalare ad Amsa le discariche abusive. Sono in tutto 374 gli agenti di quartiere assegnati nelle nove zone amministrative della città. L’ordine di servizio che arriva dal comando di piazza Beccaria inviato ai vigili parla chiaro: «Prestare servizio di controllo traffico agli incroci pericolosi fra le ore 7.45 e le ore 8.45 e fra le ore 18.15 e le 19.15». L’ordine di servizio è già valido, ma sarà operativo da domani, 8 settembre. Dalle sperimentazioni fatte nel mese di luglio è emerso che è diminuito i numeri degli incidenti stradali. I vigili di quartiere reintrodotti dalla giunta Pisapia sino ad oggi avevano il compito di prendere le segnalazioni dei cittadini e comunicarle agli uffici competenti. «Confrontandoci con i cittadini e con gli stessi vigili, abbiamo compreso come la questione della sicurezza stradale resti prioritaria. Per questo abbiamo individuato in ciascun quartiere gli incroci più pericolosi, che nelle ore di massimo traffico saranno vigilati dagli agenti, in aggiunta alla normale regolazione dei semafori», spiega a “La Repubblica” l’assessore comunale alla Sicurezza e polizia locale, Marco Granelli. I vigili per il nuovo compito dovranno avere in dotazione paletta e fischietto. Per quanto riguarda la segnalazione delle discariche l’assessore spiega: «La lotta al degrado, non solo in centro ma in tutta la città, è da sempre una priorità dell’amministrazione. E lo è tanto più ora che ci stiamo avvicinando a Expo 2015, che porterà in città 20 milioni di visitatori». Proprio in vista dell’Expo, potrebbero essere ridisegnati nuovi compiti per i vigili di quartiere. Apprezzamenti arrivano dal sindacato: «Apprezziamo la svolta decisa dall’Amministrazione, a patto ovviamente che la definizione dei turni agli incroci anche in futuro tenga conto dei livelli di inquinamento atmosferico e delle condizioni meteorologiche», dice Paola Cassani, vigile di quartiere in Zona 8 e delegato sindacale Sulpm. «Il prossimo passo da parte di Palazzo Marino deve essere l’adeguamento delle dotazioni tecniche al contesto in cui i vigili di quartiere si trovano a operare. È inaccettabile che nelle periferie più pericolose ci siano agenti costretti a girare a piedi o in bicicletta, senza l’auto di pattuglia», aggiunge Daniele Vincini, segretario regionale per la sigla.  (Serena Marotta)



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