Dal primo febbraio scattano gli aumenti per i servizi ferroviari lombardi, aumenti che variano tra il 4 e il 6% per biglietti e abbonamenti. Lo ha deciso la regione Lombardia provocando le inevitabili proteste delle migliaia di pendolari che già si lamentano per il disservizio offerto da Trenord. Ritardi cronici, convogli soppressi, carrozze sempre strapiene di passeggeri, vagoni sporchi e riscaldamento che non funziona. I pendolari sono vittime da decenni di un disservizio cronico che l’aumento dei costi non fa che infierire su di loro. Da parte sua la regione giustifica l’aumento con i tagli delle risorse statali per il trasporto pubblico locale: nel 2014 sono stati 50 i milioni in meno ricevuti. Ecco come varieranno i costi: il biglietto da 4,60 euro sarà adesso 4,80 nella fascia 41-50 chilometri quella più usata; un abbonamento settimanale nella stessa fascia costerà 23 euro invece di 22. Per ogni informazione al proposito apposita tabella sul sito trenord.it.



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