Dopo 15 anni di onorata carriera, torna dal 25 novembre a Milano lo spettacolo “Teatro-Cucina” che conta ad oggi oltre 300 repliche. Lo spettacolo ha sedotto e “nutrito” negli anni, migliaia di spettatori provenienti da diverse parti del mondo, tra cui anche nomi illustri come Gabriele Salvatores e Goran Bregovich.
Il palcoscenico sarà nuovamente l’Atelier di Teatro in Polvere, lo stesso luogo dove Teatro-Cucina debuttò nel novembre 2000, in seguito ad una gestazione creativa durata 18 mesi.
Teatro-Cucina è un’esperienza unica nel suo genere tutta da “gustare”, ridere e ricordare. In scena la vita e le sue sfaccettature sono raccontate attraverso una sapiente alchimia tra cibo, parola, musica, canto e danza. Un’indimenticabile performance teatrale in 2 atti e 5 portate, durante la quale solo 33 spettatori diventeranno i privilegiati commensali di un unico, inusuale banchetto.
Ideato a quattro mani da Valentino Infuso – Napoletano, classe 1976 ed artista a tutto tondo: attore-danzatore, mimo, trainer, mascheraio e…bocconiano. “bocconiano con la vocazione d’attore” come ama definirsi – ed Elisabetta Faleni – ballerina Diplomata nella scuola del Teatro alla Scala e del teatro Bolscioi di Mosca, e coreografa con collaborazioni importanti tra le quali con il regista Antonio Latella nell’ “Otello” e “Giulietta e Romeo” – attraverso la loro creatività, sono riusciti ad elaborare una forma di comunicazione che combina i classici elementi del teatro al senso del gusto cercando, con l’atto dell’ingerire, un rapporto ancora più intimo tra attore e pubblico.
Gia con l’apertura del sipario, l’avvolgente suggestione inizia. Gli spettatori-commensali si accomodano ad una tavolata a ferro di cavallo impreziosita con tovaglie damascate, piatti in metallo e coccio, cucchiai di legno, posate d’argento, bicchieri smaltati e anforette in terracotta. Il banchetto, composto da prodotti e ingredienti ricercati, ma tipici della tradizione italiana, si materializzano attraverso i pensieri, le azioni e le emozioni degli attori, accorti “servi di scena”.
Si crea da subito un forte legame tra pietanze e drammaturgia: i piatti evocano sapori della memoria. Le spezie e gli aromi predispongono i sensi. I suoni e i rumori scandiscono stati d’animo e fanno rivivere intense emozioni. I personaggi e la scena muta con il variare delle portate e dei vini. L’atmosfera è ora poetica, ora scanzonata. A tratti gioca con la melanconia, a tratti è ironicamente amara e, talvolta, elegantemente sensuale. Tutto ruota attorno al cibo, elemento chiave della nostra cultura. Nutrimento fisico e spirituale di ciascuno di noi. Lo spettatore si ritroverà inebriato, coccolato, amabilmente circuìto, nutrito nel corpo e nello spirito.
Questo nuovo “re-impasto a lenta lievitazione” vedrà il suo sviluppo nelle date del 25, 26, 28, 29 novembre e 1 dicembre e dal 16 al 20 dicembre, alle ore 20.30.
Ricordate! Atelier di Teatro in Polvere in via Bastia 15 a Milano (zona Ripamonti). E per chi è allergico? Nessun problema. Per gli allergici, intolleranti o vegetariani è garantito un menu ad hoc. Basta avvisare. A proposito… lo spettacolo dura circa 2 ore e 20 minuti. Digestione esclusa!