Si tiene oggi alle 18, venerdì 4 dicembre 2015, il Discorso alla città del Cardinale Angelo Scola, appuntamento annuale di dialogo e sunto dell’anno liturgico, ma anche occasione di fare un bilancio sulla città di Milano e sull’intero lavoro di Diocesi. L’incontro, che verrà trasmesso in diretta streaming video sul sito della Diocesi (clicca qui per il video), sarà come sempre nella Basilica di Sant’Ambrogio proprio perché tale discorso viene svolto qualche giorno prima della festività ambrosiana per eccellenza, il 7 dicembre per ricordare il primo vescovo, Ambrogio, e il suo stretto rapporto con la città milanese. Il titolo del Discorso alla città del Cardinale Angelo Scola di quest’anno è “Misericordia e giustizia nell’edificazione della società plurale” e verrà letto nei suoi passaggi più importanti dal Cardinal Scola che provvederà poi a pubblicarla successivamente, come ogni anno, in un opuscolo. I temi che l’arcivescovo di Milano toccherà questo pomeriggio riguardano la realtà sociale e religiosa che la metropoli milanese è costretta ad affrontare tutti i giorni, con uno strettissima e attuale collegamento con l’Anno Santo della Misericordia che sta per cominciare proprio il giorno dopo la Festa di Sant’Ambrogio.



«Tra pochi giorni, prima il Santo Padre a Roma e poi tutti i Vescovi del mondo nelle Chiese Locali, apriranno in ogni cattedrale, oltre che nei santuari e nelle chiese, la Porta Santa, ovvero una Porta della Misericordia, dove chiunque entrerà potrà sperimentare l’amore di Dio che consola, che perdona e dona speranza», afferma Scola nel messaggio. Il richiamo poi si stringe anche alla comunità milanese, toccando il delicato rapporto tra misericordia e giustizia, sottolineando il ruolo del sentire e del pensare di Gesù Cristo che viene sviluppato nella Lettera Pastorale di quest’anno Educarsi al pensiero di Cristo. «Papa Francesco ci invita a cogliere misericordia e giustizia come due dimensioni di un’unica realtà che si sviluppa progressivamente fino a raggiungere il suo apice nella pienezza dell’amore»: l’obiettivo di Scola e dell’intera chiesa Ambrosiana seguendo il solco di Papa Benedetto XvI prima e Papa Francesco ora è seguire l’uno in grado di mostrare la vera misericordia incarnata, ovvero il Volto sanguinante di Gesù Cristo. Chiosa finale importante poi su due realtà che vengono identificati da Scola come “casi emblematici” per carpire davvero come il compito educativo e l’ordinamento legale si possono incontrare nell’odierna convivenza della nostra società plurale: la situazione delle carceri e la questione degli immigrati. «Sono opere di misericordia, visitare le carceri e accogliere i forestieri, secondo anche la riformulazione di Papa Francesco nella Misericoriae vultus; (…) da questo punto di vista importante il ambiento legislativo introdotto in Italia dal 2013, teso a rendere ancora più residuale la pena da scontare in carcere, per dare spazio alle forme di esecuzione penale esterna. Sono tutte misure importanti e decisive, ma richiedono l’impegno attivo della società civile in tutte le espressioni».



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