Trenord nella bufera dopo la denuncia anonima di tre macchinisti della linea Milano-Cremona-Mantova. Secondo il contratto di lavoro aziendale, “ogni volta che un treno accumula 20 minuti di ritardo ci fa guadagnare 13 euro. La puntualità non è redditizia per il nostro stipendio”, hanno detto. Insomma, il macchinista che guida un treno che arriva in orario guadagna di meno rispetto al collega che ritarda, quindi il contratto spinge di fatto il lavoratore a perdere tempo. Questo accade perché, a differenza di Trenitalia, per i lavoratori Trenord la retribuzione è proporzionata alle ore di lavoro: più tempo si lavora e più alto sarà lo stipendio. Quanto rivelato dai macchinisti, fa sapere il Corriere della Sera, è stato anche confermato dall’ad di Trenord, Cinzia Farisè, che ha già annunciato di voler cambiare il contratto: “La situazione le è stata chiara fin dai primissimi giorni di presenza in azienda, quando ha incontrato e dialogato con il personale direttamente a bordo dei treni”, si legge in un comunicato dell’ufficio stampa di Trenord, come riportato dalla Gazzetta di Mantova. “L’azienda è da due mesi in piena trattativa sindacale per rimuovere questo articolo del contratto di lavoro aziendale che può indurre a comportamenti scorretti. Questa è una delle nostre priorità al tavolo delle relazioni industriali”.



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