Oggi quell’insegnante ha 81 anni e i bambini allora coinvolti sono sui quarant’anni di età. Ci sono voluti infatti ben 29 anni di attesa per una sentenza su un caso accaduto il 21 gennaio 1986 in una scuola elementare di Lambrate a Milano. Un esempio di tempi della giustizia. Allora successe che una bambina aveva spintonato un suo compagno di classe facendolo cadere con conseguente danno permanente ai denti con continui interventi dentistici. Dieci anni dopo nel 1996 il ministero della Pubblica istruzione aveva chiesto alla Corte dei conti di intervenire accusando la maestra di “danno erariale indiretto per culpa in vigilando”: aveva cioè sceso le scale su cui era avvenuto l’incidente dando le spalle alla classe, non aveva cioè vigilato come doveva. Dopo vari rinvii nel 2006 la Corte di appello aveva condannato il ministero a risarcire la famiglia del bambino spintonato. Il ministero però cerca di rivalersi sull’insegnante e finalmente lo scorso febbraio la Corte dei conti scagiona la maestra non accogliendo la richiesta del ministero. Lo spintone, dice la sentenza era imprevedibile in quanto la bambina colpevole fino ad allora aveva dimostrato un comportamento “assolutamente corretto” aggiungendo: “è un fatto socialmente notorio che uno spintone tra ragazzi è un evento molto difficilmente evitabile: trattasi di una fisiologica riluttanza ad osservare le regole nei minori, ben nota a chiunque abbia avuto un normale percorso scolastico”.



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