“Mai avrei pensato che fosse così disperato, sono scioccata, non immaginavo che potesse fare una cosa simile”. A parlare è Anna Siena, ex moglie di Claudio Giardiello, l’uomo che questa mattina ha ucciso tre persone a colpi di pistola in un’aula del Palazzo di Giustizia di Milano. “Ora devo pensare soprattutto ai miei figli – ha detto ancora la donna – sono loro che devo proteggere dalle conseguenze più drammatiche”. L’imprenditore, arrestato a Vimercate dopo la fuga, ha poi accusato un malore subito prima dell’interrogatorio: “Volevo vendicarmi di chi mi ha rovinato”, ha detto ai carabinieri una volta fermato.



Claudio Giardiello, l’autore della strage nel Palazzo di Giustizia di Milano dove hanno perso la vita tre persone, “ha agito con fredda premeditazione”. Lo ha detto in conferenza stampa il procuratore di Brescia Tommaso Bonanno. L’imprenditore aveva con sé due caricatori di proiettili calibro 7.65 e avrebbe esploso in tutto 13 colpi. Come ha invece fatto sapere il procuratore capo di Milano Bruti Liberati, Giardiello “sarebbe uscito dallo stesso ingresso di via Manara da cui è entrato, che non prevede il metal detector ma solo controllo dei documenti e da cui possono entrare avvocati, magistrati e personale amministrativo. Questa è al momento solo un’ipotesi investigativa”.



Claudio Giardiello, l’imprenditore che questa mattina ha aperto il fuoco nel Tribunale di Milano uccidendo tre persone (una quarta persona sarebbe morta a causa di un malore dopo la sparatoria) sarebbe entrato nel Palazzo di Giustizia mostrando all’ingresso un tesserino falso. Lo ha fatto sapere il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati, spiegando che Giardiello sarebbe entrato attraverso un ingresso riservato a magistrati e avvocati. Sempre Liberati ha riferito che Giardiello avrebbe ucciso il giudice Fernando Ciampi con due colpi di pistola: prima di essere ucciso nella sua stanza, il magistrato avrebbe tentato di proteggere una sua collaboratrice.



Claudio Giardiello, l’autore della strage avvenuta stamattina al Palazzo di Giustizia di Milano, voleva uccidere anche il pubblico ministero Luigi Orsi che al momento degli spari si trovava in aula a rappresentare l’accusa. Come raccontato da alcuni testimoni, l’imprenditore avrebbe puntato l’arma contro di lui ma il proiettile avrebbe invece raggiunto l’avvocato Appiani, una delle vittime della sparatoria. “Ho visto colpire delle persone. E ho visto morire un testimone davanti a me”, ha detto poi il magistrato rimasto illeso. Dopo aver aperto il fuoco in aula, Giardiello è sceso di un piano e ha fatto irruzione nell’ufficio del giudice Fernando Ciampi, uccidendolo sul colpo.

Claudio Giardiello, l’imprenditore che ha scatenato la sparatoria avvenuta quest’oggi al Tribunale di Milano, si sarebbe sentito male durante l’interrogatorio disposto dopo il suo arresto. Secondo quanto riportato da RaiNew24 i carabinieri della Caserma di Vimercate hanno quindi chiamato un’ambulanza che è stata poi scortata da due volanti verso l’ospedale.

Dopo la cattura avvenuta poco fa a Vimercate, Claudio Giardiello è stato condotto in Questura. L’uomo, imprenditore che questa mattina ha aperto il fuoco nel Palazzo di Giustizia di Milano uccidendo tre persone (un giudice, un avvocato e un coimputato), dovrebbe essere sottoposto a breve a interrogatorio: il procuratore aggiunto Alberto Nobili e il pubblico ministero di turno Angelo Renna stanno infatti raggiungendo Vimercate per ascoltare Giardiello che dopo la sparatoria si è dato alla fuga in moto raggiungendo Vimercate, a circa 27 chilometri dal Tribunale che invece si trova nel centro del capoluogo lombardo. Sulla vicenda indagherà poi la procura di Brescia.

Claudio Giardiello, l’imprenditore che questa mattina ha aperto il fuoco in un’aula del Palazzo di Giustizia di Milano uccidendo tre persone, lavorava nel settore dell’edilizia. 57 anni, è nato a Benevento ma risiedeva in Brianza. Sembra che negli ultimi anni fosse in difficoltà finanziarie: oggi si trovava in Tribunale perché imputato per bancarotta. Stamattina ha ucciso l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani e Fernando Ciampi, presidente facente funzione della sezione fallimentare del tribunale di Milano. Anche uno dei feriti sarebbe morto al Policlinico di Milano dove era stato ricoverato.

“Catturato a Vimercate il presunto assassino di Milano. Ora si trova in caserma dei Carabinieri”. Lo ha fatto sapere su Twitter il ministro dell’Interno Angelino Alfano, confermando che Claudio Giardiello, l’uomo che questa mattina ha aperto il fuoco nel Palazzo di Giustizia di Milano uccidendo due persone, sarebbe stato finalmente arrestato. Era “particolare e sopra le righe”, ha detto l’ex avvocato di Giardiello. Rimane da capire come l’uomo abbia fatto a fuggire dopo la sparatoria e ad allontanarsi fino a Vimercate che dista quasi 30 chilometri dal tribunale.

Claudio Giardiello è stato arrestato. Lo riferiscono alcune agenzie di stampa, confermando che l’uomo sarebbe stato fermato dai carabinieri dopo la fuga dal Palazzo di Giustizia di Milano dove questa mattina ha aperto il fuoco uccidendo forse tre persone e ferendone due (uno dei quali sarebbe in gravi condizioni). Giardiello, imprenditore che si trovava in aula perché imputato per bancarotta fraudolenta, sembra che sia riuscito a fuggire nonostante le forze dell’ordine avessero chiuso tutte le uscite: recenti indiscrezioni fanno sapere che Giardiello avrebbe lasciato l’edificio dopo la sparatoria e sarebbe scappato a bordo di una moto. Poi sarebbe stato arrestato, ma ogni notizia è ancora da verificare.

Claudio Giardiello sarebbe stato catturato. E’ la notizia proveniente dall’esterno del Palazzo di Giustizia di Milano dove questa mattina l’uomo, imprenditore imputato per bancarotta fraudolenta, ha aperto il fuoco in aula uccidendo forse quattro persone tra cui il magistrato Fernando Ciampi, presidente facente funzione della sezione fallimentare del tribunale di Milano. Dopo gli spari l’uomo è fuggito ma le forze dell’ordine hanno immediatamente chiuso ogni uscita: adesso sembra che sia stato fermato, ma le notizie sono ancora tutte da confermare.

E’ ancora in fuga Claudio Giardiello, l’uomo che avrebbe aperto il fuoco stamattina in un’aula del Palazzo di Giustizia di Milano uccidendo due persone. L’uomo, imputato per bancarotta fraudolenta, avrebbe sparato dopo che il suo avvocato ha deciso di rinunciare al mandato: a quel punto, raccontano alcuni testimoni, avrebbe sparato a un testimone e poi contro altri due uomini che si trovavano tra il pubblico. Il bilancio, ancora provvisorio e da verificare, parla di due morti e un ferito grave. Le forze dell’ordine sono ancora sulle sue tracce ma tutte le uscite dell’edificio sono state chiuse, quindi è probabile che Giardiello si stia nascondendo ancora al suo interno. Rimangono ancora da capire i motivi del gesto e come abbia fatto a superare i metal detector con una pistola.