Sono due le agenzie immobiliari coinvolte nel caso di Claudio Giardiello, l’imprenditore di 57 anni che questa mattina ha ucciso tre persone nel Palazzo di Giustizia di Milano. Si tratta della Immobiliare Leonardo e della Immobiliare Magenta, due imprese che proprio Giardiello avrebbe condotto al fallimento: la prima ha chiuso i battenti nel maggio del 2012, la seconda nel marzo del 2008. Giardiello si trovava oggi in Tribunale proprio perché imputato per bancarotta. In aula erano presenti anche i due avvocati che hanno assistito l’imprenditore, Valerio Maraniello e Lorenzo Alberto Claris Appiani, con quest’ultimo che è rimasto vittima della sua follia omicida. “Era un paranoide convinto che tutti lo volessero fregare”, ha invece detto Maraniello parlando di Giardiello, descritto come una persona sospettosa, soprattutto quando venivano effettuate le transizioni dai vari conti. Il comportamento dell’imprenditore è stato tollerato dai due avvocati per circa tre anni, soprattutto nelle varie transizioni della Magenta, ma dopo due anni dal fallimento della seconda ditta immobiliare i legali sono divenuti parte integrante del processo. “Giardiello era stato cliente di mio nipote, poi aveva iniziato a combinare disastri e lui ha smesso di seguirlo – ha detto all’Ansa lo zio della vittima, l’avvocato Alessandro Brambilla Pisoni – Sapevo che oggi mio nipote era in aula come testimone in una causa penale perché Giardiello era stato denunciato”.