Il 37enne avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani rimasto ucciso nella sparatoria al Tribunale di Milano originata dalla follia omicida del suo ex cliente Claufio Giardiello aveva ereditato la vocazione per la legge dalla madre, avvocato in pensione. Secondo quanto si apprende su Tgcom24.it anche la sorella di Claris Appiani lavorava nel suo stesso campo ma in qualità di magistrato.
Il giovane avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani potrebbe essere stato ucciso di proposito dall’imprenditore Claudio Giardiello. Secondo quanto riferito da Rainews 24, negli anni scorsi Claris Appiani aveva lavorato al caso di Giardiello come suo avvocato, ma quest’oggi si trovava in aula in qualità di teste contro l’imprenditore.
L’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani è rimasto ucciso quest’oggi in un’aula del Tribunale di Milano per mano di Claudio Giardiello, l’imprenditore imputato per bancarotta fraudolenta che questa mattina ha fatto fuoco nell’aula del Palazzo di Giustizia dove si stava svolgendo l’udienza del processo contro di lui. Claris Appiani aveva lavorato insieme all’ex avvocato di Giardiello sul caso dell’imprenditore e sarebbe stato ucciso per sbaglio. Giardiello avrebbe colpito lui invece che il pubblico ministero Ruta, suo vero obiettivo all’interno dell’aula: l’avvocato si sarebbe trovato in traiettoria e sarebbe stato quindi colpiti dai proiettili esplosi da Giardiello.