Anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha preso oggi la parola durante la cerimonia di inaugurazione di Expo 2015. “Milano offre tutta se stessa per accogliere il mondo nella nostra città – ha detto il primo cittadino – Expo Milano 2015 nasce per dire a tutti i popoli del Pianeta che la fame si può vincere, che ognuno di noi può fare qualcosa per terminare lo sfruttamento insostenibile del Pianeta. Venite a Milano, abbiamo preparato per voi visitatori oltre ventimila eventi e Milano sarà la casa di tutti”. A seguire è stata la volta del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni: “Benvenuti in questa terra di laghi e di montagne, celebre nel mondo per le sue impareggiabili vedute. Benvenuti in Expo, benvenuti in Lombardia”, ha esordito. “Sono onorato e fiero – ha detto ancora il governatore – di rappresentare la regione che ospita l’Expo: una terra operosa e di cultura, scrigno di tesori artistici e naturali. Benvenuti nella prima regione agricola d’Italia, terra di innovazione e di ricerca, di lunga tradizione industriale”. Maroni ha poi voluto ringraziare “tutti coloro che hanno lavorato con fatica per il raggiungimento di questo obiettivo. Un caloroso ‘grazie’ a chi ha messo ingegno, creatività, competenza e impegno al servizio di questo grande progetto italiano. Un ‘grazie’ a tutte le Istituzioni, che hanno collaborato fianco a fianco, per arrivare a questa giornata storica”.



“Non è la prima volta che la Santa Sede partecipa a Expo. Anzi, la sua è quasi una presenza tradizionale, che va indietro nel tempo. E la ragione può essere ben identificata con la natura dell’esperienza cristiana: noi siamo figli di un Dio incarnato; perciò, a certe condizioni, tutte le manifestazioni dell’umano ci interessano”. Lo scrive l’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, che oggi ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione di Expo Milano 2015. “Tutte le iniziative che la Chiesa sta mettendo in campo per Expo sono favorite dal fatto che il tema non è astratto – ha aggiunto – È per questo che è percepito da tutti come decisivo. E non soltanto per la tragedia della fame, ma anche perché mette in gioco la condizione quotidiana del nostro vivere. Mangiare, trovarsi a mensa è attività che noi compiamo tutti i giorni e che, a ben vedere, suscita domande fondamentali. Partendo dall’alimentazione, dall’energia per la vita, per arrivare fino all’ecologia, come recentemente ha ricordato papa Francesco, siamo portati a far emergere interrogativi decisivi anche per l’uomo di oggi”. In questa fase particolare, ha aggiunto Scola, “i cristiani e gli uomini di buona volontà sono chiamati a essere testimoni credibili di speranza affidabile. La testimonianza è la condizione per quel cambiamento di cui sentiamo il bisogno ogni giorno. Ciò che non cambia non cresce e ciò che non cresce muore”. A partire dall’esperienza fondamentale del nutrirsi, “la presenza del padiglione della Santa Sede, dell’edicola Caritas a Expo, le centinaia di iniziative in atto in molte parrocchie della nostra Diocesi, stanno a significare il desiderio di accompagnare l’uomo ad assumere con responsabilità il destino proprio, congiunto a quello di tutta la famiglia umana”, scrive il cardinale. L’affermazione biblica “non di solo pane”, che è il titolo e il tema del Padiglione della Santa Sede a Expo, “dice proprio questo: per dare energia all’uomo non basta nutrirne il corpo, ma occorre pensare alla totalità del suo Io: al rapporto con se stesso, con gli altri e con Dio”.



Anche gli arbitri della Serie A e della Serie B di calcio si fanno promotori di Expo 2015. In tutte le partite del week-end dei due principali campionati i direttori di gara sanciranno il classico “palla o campo” iniziale con delle monetine speciali: quelle dedicate a Expo 2015 e recanti sulle due facce immagini appositamente studiate. Anziché “Testa o Croce” la domanda da rivolgere ai capitani delle squadre sarà “Expo o Uno?”; sui due lati delle monete saranno raffigurati cinque numeri 1 sovrapposti, in rappresentazioni dei 5 continenti che convergeranno a Milano per la manifestazione, e il simbolo di Expo 2015 inserito nell’albero della vita, con 5 foglie caratteristiche rappresentative di ciascun continente. La procedura sarà adottata anche nella partita speciale di sabato 4 maggio, intitolata “Zanetti & Friends Match for Expo”.



Le Frecce Tricolori hanno sorvolato l’area di Expo 2015 a Milano, chiudendo la cerimonia di inaugurazione poco dopo l’intervento del presidente del Consiglio Matteo Renzi (clicca qui per vedere il video). “Dichiaro ufficialmente aperta l’Esposizione universale 2015”, ha detto il premier presente alla cerimonia insieme al presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano e ai ministri Martina, Delrio, Gentiloni e Alfano. “Non ci credevano in tanti, grazie al sudore dei lavoratori e delle lavoratrici l’Expo è realtà. Non è ancora scommessa vinta, abbiamo sei mesi per vincerla”, ha aggiunto Renzi. “Oggi inizia il domani di un Paese che ha un passato bellissimo, ma che ha voglia di futuro. Oggi l’Italia vuole abbracciare il mondo: non è facile farlo quando anni di disinteresse hanno fatto morti nel Mediterraneo, quando persino il confine orientale dell’Europa soffre, quando una minaccia globale del terrorismo tenta di minare alle fondamenta la nostra volontà di stare insieme. Cari professionisti del non ce la faremo mai, questa è la nostra risposta”.

“Vorrei che oggi ogni persona che passerà a visitare l’Expo di Milano possa percepire la presenza dei volti degli uomini e delle donne che hanno fame, e si ammalano e muoiono”. Lo ha detto Papa Francesco nel video messaggio in diretta con l’Expo di Milano nella mattinata di apertura. “Penso – ha aggiunto – a tanti uomini e donne che patiscono la fame e i milioni di bambini che muoiono di fame nel mondo”. E ha continuato: “L’Expo è un’occasione propizia per globalizzare la solidarietà. Cerchiamo di non sprecarla. La voce di tanti poveri che fanno parte di questo mondo e cercano di guadagnarsi con dignità” di che vivere. “Vorrei farmi voce di questi fratelli, che Dio ama come figli. Dio Ci ha insegnato a chiedere a Dio Padre ‘dacci oggi nostro pane quotidiano’”, ha detto il Santo Padre. “Facciamo in modo che Expo sia espressione di un cambiamento di mentalità per fare in modo che le nostre azioni abbiano un impatto su chi vicino o lontano soffre la fame. Soprattutto i bambini. E’ una grande sfida a cui Dio chiama l’umanità: smettere di abusare del giardino che Dio ci ha affidato perché tutti possano mangiarne i frutti”. Il Papa ha quindi invitato tutti a “smettere di pensare che le nostre azioni non abbiano un impatto su chi soffre la fame”, ribadendo il suo “no” a spreco e scarto. “E che non manchi il pane e la dignità del lavoro ad ogni uomo e donna”, ha concluso. 

Tra pochi minuti Papa Francesco interverrà alla cerimonia di inaugurazione di Expo Milano 2015 con un collegamento in diretta dal Vaticano. La decisione del Santo Padre di partecipare all’apertura dell’Esposizione universale, si legge sul sito della Diocesi di Milano, “ribadisce il coinvolgimento della Chiesa nei confronti dei temi evocati da ‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’ cui è dedicata questa edizione dell’Expo”. La Santa Sede è infatti presente in Expo 2015 come Paese espositore, con un proprio Padiglione intitolato “Non di solo pane” all’interno del quale si sviluppa un percorso espositivo basato su diversi linguaggi artistici suddiviso in quattro grandi capitoli: “Un giardino da custodire”, “Un cibo da condividere”, “Un pasto che educa” e “Un pane che rende presente Dio nel mondo”. 

“Nutrire gli abitanti della Terra, e garantire a tutti il diritto alla vita, è una questione cruciale” e “il cuore dell’Expo di Milano sta in questo traguardo di portata storica, che non a caso viene proposto dopo la più grave e lunga crisi economica dal dopoguerra”. Queste le parole del presidente della Repubblica Sergio Matterella in occasione dell’inaugurazione dell’Expo 2015 di Milano nel corso di un’intervista al Corriere della Sera. La crisi “ha prodotto ferite sociali”, ha aggiunto il Capo dello Stato, secondo cui “da questo ciclo, ormai quasi decennale, uscirà un mondo diverso da quello di prima, per equilibri geopolitici e per distribuzione di ricchezze”. Quindi la sfida per i popoli sarà quella di restare “protagonisti del loro destino”. Sul confronto del tema dello sviluppo sostenibile attraverso il cibo, Mattarella ha affermato che “l’Europa può svolgere un ruolo decisivo” che va rafforzato “riducendone gli squilibri interni”. Il presidente ha parlato anche di corruzione e ha sottolineato gli episodi gravi che sono stati rilevati dalla magistratura durante la fase di costruzione dei padiglioni: “L’azione inquinante è stata contrastata, e le istituzioni hanno stabilito nuove procedure e nuovi controlli. Conosco l’impegno di coloro che cercano di assicurare il pieno rispetto della legalità negli appalti e nello svolgimento dei lavori, e mi auguro davvero che, alla fine, potremo guardare all’Expo come un punto di svolta nella gestione dei maggiori eventi nazionali”. 

Cancelli aperti. Dalle 10 i primi visitatori sono cominciati a entrare all’Esposizione universale di Milano. Alle ore 12 invece l’inaugurazione ufficiale con il taglio del nastro da parte delle autorità: il capo del governo Renzi, il commissario Sala, il sindaco di Milano Pisapia, il governatore della Lombardia Maroni. Da oggi dunque fino al prossimo 31 ottobre Milano è capitale del mondo. Da registrare però anche i primi problemi per via di un attacco degli hacker di Anonymous al sito che vende i biglietti che è rimasto bloccato per alcune ore. E gli antagonisti in queste ore stanno arrivando da tutta Europa per scendere in piazza: migliaia i poliziotti che a Milano sono pronti a intervenire.

Circa 30mila persone in piazza Duomo ieri sera hanno salutato l’inizio dell’era Expo che proseguirà fino al prossimo 31 ottobre con un concerto di grande classe, perfetto prodotto italiano nel mondo. Quello che insieme alla cucina l’Italia sa fare meglio, cioè la musica. O almeno sapeva fare visto che stasera sul palco nessuna stellina del pop odierna ma grandissima musica operistica con Andrea Bocelli, il cantante italiano più famoso al mondo, il tenore Francesco Meli, il baritono Simone Piazzola e il soprano Maria Luigia Borsi, e poi ancora il pianista Lang Lang e la cantante Diana Damrau. Grandi emozioni, ottima presentazione di un per niente impacciato Paolo Bonolis che ha fatto i saluti anche in cinese e arabo, accompagnato da Atonella Clerici. Nessun incidente, e la notte magica è scivolata nell’oggi primo maggio, l’attesissima apertura dei cancelli. I primi visitatori sono già dentro l’Expo. 

Oggi, venerdì 1 maggio 2015, apre i battenti a Milano Expo 2015. La cerimonia d’inaugurazione dell’Esposizione Universale di Milano, la più grande iniziativa dedicata alla nutrizione e alla sostenibilità ambientale con il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”, si svolge nella splendida cornice dell’Open Air Theater situato all’interno del Sito Espositivo. L’evento inizierà alle 12.00, quando sul podio salirà Giuseppe Sala, Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015: il suo annuncio ufficiale sarà tradotto in simultanea in lingua inglese e francese. Sul palco salirà poi Ferdinand Nargy, Presidente del Bureau International des Expositions (BIE), l’organizzazione internazionale intergovernativa francese fondata nel 1928 e che da allora gestisce le Esposizioni Universali. Nel corso della cerimonia interverrà anche Papa Francesco: il Pontefice sarà in collegamento da Città del Vaticano. Dopo di lui sarà la volta di Matteo Renzi: il Presidente del Consiglio salirà sul podio e terminerà il suo discorso con la sottoscrizione della Carta di Milano: il documento, realizzato grazie al lavoro di 500 esperti che si sono confrontati sulle principali questioni che interessano l’utilizzo sostenibile delle risorse del Pianeta all’interno della cornice del diritto al cibo, segna il lascito di Expo Milano 2015. 

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