Promuovere il dialogo e l’integrazione: è questo lo scopo della giornata dedicata alla cultura islamica promossa dai Giovani musulmani a Lodi, proprio di fronte al Duomo, regolarmente autorizzata dal Comune. Hanno proposto la prova del velo, tatuaggi all’henné per le donne e dolcetti e volantini sull’Islam. Un’iniziativa che non è piaciuta a Riccardo De Corato, vice presidente del consiglio comunale di Milano e capogruppo di Fdi-An in Regione Lombardia, che ha proposto un’interrogazione. L’iniziativa non è la prima: ma si sta svolgendo in tutta Italia, come è accaduto pochi giorni fa a Barcellona in provincia di Messina, dal titolo “50 sfumature di velo”. Nel gazebo a Lodi, intanto, una quarantina di donne curiose hanno indossato il velo, proposto in 20 diverse varianti, e si sono fatte fare i tatuaggi all’henné. “”Vogliamo solo far conoscere le nostre idee”, dice Hala Hibraim a “ La Repubblica”, che ha 18 anni ed è nata a Lodi. “Presenterò nei prossimi giorni una interrogazione in Regione – dice invece De Corato – al Presidente e agli assessori competenti, per capire come sia stata organizzata e con quali permessi l’iniziativa dei Giovani musulmani a Lodi, per tutto il giorno, perlopiù provocatoriamente davanti al Duomo. Materiale promozionale distribuito e prova del velo islamico per le donne. Oltre alla somministrazione di cibo al pubblico. Con quali permessi? Sono state rispettate le norme igieniche e sanitarie alle quali bisogna sottostare quando si tratta di alimentazione? E i vari comitati per le pari opportunità cos’hanno da dire? Il materiale distribuito inoltre, in lingua islamica, avrebbe dovuto essere vagliato e verificato”. (Serena Marotta) 



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