Marcia indietro della Cub Trasporti che ha deciso di rinviare lo sciopero dei mezzi organizzato per la giornata di domani, mercoledì 24 giugno 2015. La protesta, aveva fatto sapere il sindacato in una nota, era stata inizialmente indetta per ribadire la contrarietà all’accordo siglato da tutte le altre organizzazioni sindacali con Atm per i sei mesi dell’Expo e per rivendicare il diritto allo sciopero e a manifestare il proprio dissenso, dopo le precettazioni dei mesi scorsi. Sul tema della sicurezza, invece, la Cub ha annunciato che avrebbe chiesto un incontro con la Questura, mentre sulla questione immigrati avrebbe incontrato l’Associazione Migranti. La Confederazione Unitaria di Base non condivide infatti la posizione assunta dal coordinamento delle rappresentanze sindacali dei lavoratori di Atm che con una lettera indirizzata all’azienda hanno espresso il loro rifiuto ad effettuare il servizio di trasporto dei profughi dalla stazione Centrale di Milano ai centri di accoglienza.



E’ stato rinviato lo sciopero dei mezzi indetto a Milano dalla Cub Trasporti per domani, mercoledì 24 giugno 2015. Il prefetto Francesco Paolo Tronca aveva chiesto di mantenere aperta almeno la linea M1 della metropolitana, quella che porta all’area di Expo, ma alla fine la Confederazione Unitaria di Base Trasporti ha deciso di annullare l’intera protesta “per verificare se anche Atm sarà disponibile ad aprire, a breve, una nuova fase e condividere un nuovo percorso”. Secondo la Cub è infatti “ineludibile la necessità di aprire un tavolo negoziale che affronti i numerosi problemi dei tranvieri milanesi: riposi compensativi, ferie, straordinari, assunzioni, riduzione dei permessi sindacali, salute e sicurezza”. L’annuncio dello sciopero aveva però scatenato la reazione delle altre sigle sindacali (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl e Orsa Atm) che ieri in una nota congiunta hanno duramente attaccato la Cub parlando di un “giochino” che avrebbe penalizzato solamente “il diritto di sciopero, cosa di cui loro non sembrano essere preoccupati. Una nuova precettazione significherebbe infatti che in Italia è possibile vietare di fatto il diritto di sciopero per un periodo così lungo”. Nonostante l’annullamento dello sciopero, la Cub ha annunciato un presidio davanti Palazzo Marino il prossimo 2 luglio dalle 16 alle 18, durante il Consiglio comunale.

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