Ha definitivamente chiuso i battenti il McDonald’s di piazza San Babila a Milano. Il ristorante del colosso americano ha aperto nel 1984 come Burghy ed è stato il primo fast food del capoluogo lombardo. La sua storia non è terminata in modo altrettanto glorioso: come fa sapere il “Corriere della Sera”, i circa 50 dipendenti del locale sono stati avvertiti della chiusura definitiva solamente a fine turno da due surpervisori dell’azienda. Nessuna comunicazione in anticipo e nessun avvertimento ai rappresentanti sindacali: a uno di loro sarebbe anche stato impedito di entrare mentre i lavoratori ricevevano la lettera con notizie tutt’altro che positive. In una nota ufficiale riportata dal sito “Milano Fanpage”, McDonald’s fa sapere che la decisione di chiudere il locale di Milano San Babila “deriva dalla decisione della proprietà dell’immobile di non rinnovare il contratto di affitto dei locali. Alla notifica da parte della proprietà, l’azienda si è subito impegnata a trovare un accordo economico che consentisse di continuare l’attività. Il negoziato si è chiuso con la conferma dello sfratto”.



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