Grande incontro ieri al Teatro dal Verme tra tutti i 4 candidati per le primarie Pd Milano 2016: Giuseppe Sala, Francesca Balzani, Antonio Iannetta e Pierfrancesco Majorino. Incontro condito da molto fair play all’inizio e da qualche prevedibile frecciata nel mentre specie sulla quesitone Expo, dunque sempre in relazione al candidato favorito da Renzi e anche dai sondaggi finora che evidentemente anche gli sfidanti sanno essere il vero polo accentratore di questo percorso di post-Pisapia nella città di Milano. Sulla tasse si sono concentrati i vari programmi dei quattro candidati del centrosinistra: “2016 sarà anno della local tax, una grande rivoluzione che consentirà di tenere tutte le imposte locali, oggi Milano verso allo stato 250 milioni ed è un errore enorme” dice la Balzani, mentre per Majorino occorre riorganizzare la macchina del comune per avere migliori servizi erogati. Sala replica “rivendicazioni come queste le fanno anche i leghisti, il problema è trovare un motivo più forte, Il mio motivo è la nascita della Città metropolitana, la più grande d’italia”. Infine Iannetta “la riduzione delle tasse è una parte del nostro programma, soprattutto per le start up che per tre anni non pagheranno le tasse comunali”. Chiosa su canzoni preferite, con note di colore: Rock the Casbah dei Clash per Balzani, Born to run di Bruce Springsteen per Iannetta, Heroes di Bowie per Beppe Sala e People have the per di Patty Smith per Majorino. Singolare, neanche sceglie una canzone milanese: un “La ballata del Cerutti” o un “La luna è un lampadina”, insomma un Gaber o un Jannacci proprio nessuno. Peccato, in fondo sono candidati a Milano. Clicca qui per vedere il video integrale del confronto tra i 4 candidati alle Primarie Pd Milano 2016 al Teatro dal Verme.
Non spalmano le polemiche su uno dei principali, se non il massimo candidato alle primarie Pd 2016 di Milano, Giuseppe Sala: nei giorni in cui si preparano i vari candidati alle urne per il prossimo weekend 6-7 febbraio, continuano le polemiche per il ruolo di Sala in Expo. «Ormai la vicenda della permanenza di Giuseppe Sala a capo di Expo per un altro mese sta assumendo i colori di farsa tutta italiana: l’unico fatto certo è che le parole di Pisapia smentiscono quanto sostenuto da Sala», le parole di Davide Boni, Lega Nord, sulla polemica palazzo Marino-commissario di Expo. Palazzo Marino infatti in questi giorni ha di fatto smentito di aver chiesto a Sala di prorogare l’impegno di amministratore delegato di Expo anche nel mese di gennaio e l’accusa degli avversari del candidato Pd è proprio quella di sfruttare l’immagine e gli spazi di Expo per la sua campagna elettorale. Come reagirà Sala a queste critiche? E sopratutto, cambierà qualcosa in termini di sondaggi per il favorito dato da tutti a sfidare il centrodestra alla guida di Milano?