Rischia di andare in crisi uno dei settori di maggior successo della ristorazione milanese, quello che si dedica al cosiddetto sughi, il pesce crudo tipico di tanti ristoranti cinesi e giapponesi. A Milano infatti da alcuni giorni si sta verificando un boom di ricoveri di persone che hanno consumato questo cibo: nausea, rossore sulla pelle del viso e del collo, in alcuni casi anche dea della glottide con il rischio di soffocamento. Dal punto di vista medico si chiama “sindrome sgombroide”. Colpisce normalmente chi mangia tonno o altro pesce azzurro mal conservato. L’azienda sanitaria milanese ha rilasciato un comunicato ufficiale:  “Il sempre maggior consumo di pesce, crudo soprattutto, espone a rischi alimentari che un tempo erano marginali. I casi di sindrome sgombroide si moltiplicano, con rischi seri per soggetti particolarmente sensibili”. Lo scorso 29 settembre ben quattro persone, tra l’altro tutti medici, sono rimasti intossicati dopo aver mangiato tonno in un ristorante di via Marostica. I Nas hanno ispezionato il locale e sono risultate irregolarità nella conservazione del pesce. Tra i locali ispezionati e trovati non in regola anche due “all you can eat”, i ristoranti cinesi dove a prezzo fisso si può mangiare fino a quanto si vuole e popolarissimi a Milano. Dal primo gennaio al  30 settembre di quest’anno risultano 45 casi di persone intossicate intossicate. Come si cura questa sindrome? Cortisone, antistaminici e dopo poche ore si guarisce.



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