E’ stato approvato senza aumenti al biglietto Atm il bilancio 2017 di Milano. Il sindaco Beppe Sala ha infatti annunciato che il prossimo anno non saranno ritoccate le tariffe del trasporto pubblico. Il bilancio di previsione è stato approvato oggi dalla Giunta e prevede, come riporta l’agenzia di stampa Askanews, 7m milioni di euro di spesa corrente in meno. Il bilancio 2017 è stato presentato dal sindaco che, riguardo al biglietto Atm ha sottolineato che “certamente non aumenta quest’anno, non è stata neanche discussa l’ipotesi”. Sala ha però aggiunto che “è molto importante ragionare sul tema del biglietto integrato”. Riguardo al bilancio 2017 del Comune di Milano il sindaco Sala ha poi sottolineato che il prossimo sarà “un anno di transizione e investimento di cui i benefici si vedranno più avanti”. Sala ha poi spiegato di aver chiesto “di porre attenzione particolare ai vincoli politici di mandato”. Si tratta in primo luogo del completamento del piano di assunzioni 2015/2016: “Dobbiamo assumere in maniera mirata per andare a mettere mano ad alcuni buchi nell’organizzazione”. “Vincoli strategici” saranno anche la digitalizzazione del rapporto con i cittadini, l’organizzazione interna dell’amministrazione e lo sviluppo dell’attrattività di Milano nel mondo.
Nel bilancio 2017 del Comune di Milano non sarà intaccato il livello medio dei servizi erogati. E’ quanto è emerso oggi, riferisce l’agenzia di stampa Askanews, durante la presentazione del bilancio di previsione del prossimo anno. L’assessore al Bilancio Roberto Tasca ha specificato che da gennaio il Comune avvierà un gruppo di lavoro “per rivisitare complessivamente il pacchetto di tariffe” dei servizi erogati. Tra queste comunque non ci saranno quelle che riguardano il biglietto Atm, come chiarito dal sindaco Sala. “Ci sono tariffe che non sono indicizzate dal Duemila – ha detto l’assessore Tasca – Per esempio quelle cimiteriali sono le stesse del 2003”. E’ necessario quindi “trovare un sistema di analisi congiunto per rivisitare il pacchetto tariffario sulla base del principio dell’Isee. Dobbiamo verificare cioè che l’Isee sia davvero un elemento di progressività”. L’assessore Tasca ha dichiarato che si deve “riallineare il rapporto tariffa/costo di produzione del servizio”, che ora è del 50 per cento per quanto riguarda i servizi educativi e del 31 per cento per gli altri servizi. L’ipotesi di “rivisitazione” delle tariffe sarà pronta per “metà giugno” e poi saranno avviate le relative “valutazioni politiche”.