Il blocco del traffico a Milano continua in questo primo giorno di stop a tutte le auto con motore Diesel Euro 3 senza filtro antiparticolato: non un blocco totale, come avviene invece a Napoli e non assomiglia a quello che a cavallo tra 2015 e 2016 ha tenuto per tre giorni consecutivi Milano nel “deserto” del traffico. Ebbene ma quando finirà questo blocco dovuto al livello di Pm10 eccessivo nell’aria? I due fatti sono ovviamente legati e il Comune ha deciso che qualora ci fossero per tre giorni consecutivi i livelli sotto la norma intesa per legge, 50 microgrammi per metro quadro, allora lo stop verrà fermato e riprenderà normalmente. Ma fino a quel momento per questi particolari veicoli a motore l’incubo stop rimane con la speranza che arrivi la pioggia a rendere meno difficoltoso il problema smog.



Questa mattina è cominciato alle 8.30 il blocco traffico a Milano per tutti i veicoli più inquinanti (Euro 0) e per i Diesel Euro 3 senza filtro antiparticolato, fino alle 18 di questa sera e per 10 giorni consecutivi. Dopo il superamento, per molti giorni consecutivi, del livello di Pm10 nell’aria milanese, è scattato d’ordinanza lo stop per lo smog eccessivo nella grande metropoli. Oltre a Milano però in quali altri comuni della provincia sono stati presi i medesimi provvedimenti? Stando alle indicazioni del sito ufficiale del Comune di Milano, i comuni che hanno preso la stessa decisione della città milanese – decisione presa dopo le recenti questioni legate allo smog altissimo di fine 2015 quando il Governo ha stabilito misure drastiche qualora ci fossero livelli alti di Pm10 – sono i seguenti: Arese, Baranzate, Bareggio, Bollate, Bresso, Buccinasco, Cesate, Cinisello, Corredo, Cusago, Inzago, Lacchiarella, Legnano, Novate Milanese, Pero, Rho, San Donato Milanese, Segrate, Sesto San Giovanni, Senago e Vanzaghello.



Dopo la decisione del comune di ieri, parte oggi il blocco traffico a Milano per almeno 10 giorni: stop dalle 8.30 alle 18 per tutti i veicoli Euro 3 Diesel senza filtro antiparticolato. Lo smog è tornato a livelli record, con molti giorni di superamento oltre la soglia massima consentita per legge delle Pm10 (50 microgrammi per metro cubo): la decisione è stata accolta abbastanza bene dai cittadini anche perché si tratta di un blocco “soft” in cui sono coinvolti non tutti i veicoli. C’è però un altro punto del provvedimento comunale che riguarda invece tutta la città: «è prevista la diminuzione di 1 grado centigrado dei riscaldamenti da 20° a 19° e la riduzione di due ore (da 14 a 12) della durata di accensione degli impianti. Viene chiesto infine agli esercizi commerciali di non fare uso di dispostivi che, al fine di favorire l’ingresso del pubblico, consentono di tenere aperte le porte di accesso ai locali». Lo smog rimane e i provvedimenti in varie direzioni aumenteranno nei prossimi giorni se persistesse questo stato di clima anomalo, senza pioggia e con molta umidità (e poco freddo).



Nuovo blocco del traffico a Milano dopo quello degli ultimi giorni di dicembre 2015.  Motivo? Sempre lo smog che è tornato a salire dopo appena qualche settimana di tregua. Sul sito del Comune di Milano si legge infatti che “a fronte del permanere di alti valori di smog in tutta la Lombardia, a partire da lunedì 1° febbraio a Milano entreranno in vigore le misure del Protocollo della Città metropolitana previste in caso di superamento per dieci giorni consecutivi della soglia media giornaliera di 50 microgrammi per metro cubo di PM10”. “Auspichiamo che l’adesione al Protocollo da parte dei comuni sia elevata – dichiara l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran -. Non si può abbassare la guardia sul tema dell’inquinamento e l’emergenza dello scorso dicembre ha dimostrato ancora una volta come le politiche di contenimento debbano essere il più possibile condivise per essere efficaci”. 

Si torna al blocco traffico, almeno a Milano e anche in altre città d’Italia con lo smog che non smette di tormentare il nostro Paese a cavallo dal 2015 e il 2016. Domani, lunedì 1 febbraio 2016, si terranno ferme tutte le auto diesel Euro 3 senza filtro antiparticolato, in tutta la città e non solo in Area C, dalle 8.30 alle 18 se privati, dalle 7.30 alle 10 se commerciali. Ma dunque come mai si è arrivati a questo punto? Un mese esatto dopo il maxi blocco milanese, i livelli sono saliti di nuovo, complice la pioggia che a parte ieri non si è proprio vista in questo gennaio: i livelli di Pm10 nell’aria sono tornati preoccupanti e lo stop è stato deciso dal Comune dopo aver letto i dati dei dieci giorni consecutivi oltre la soglia nelle 3 centraline Arpa di Milano Senato, Milano-Verziere e città studi. Il picco massimo è stato raggiunto il 24 gennaio scorso, in Senato con 124, ricordano che la soglia massima accettabile per legge è 50.

Ci risiamo. E’ passato solo un mese dall’ultimo blocco del traffico a Milano: lunedì il “rito” si ripete con le auto nuovamente bloccate in città. E questo per colpa dell’allarme smog, nonostante la leggera pioggia che si è registrata nella giornata di ieri che non è svita a migliorare la qualità dell’aria diventata ancora irrespirabile. Una situazione che ha indotto il Comune di Milano nel prendere le necessarie contromisure per abbassare quanto più possibile il livello di anidride carbonica nell’aria e di conseguenza l’ormai famigerato pm10. Nello specifico è stato deciso che per questo lunedì 1 febbraio in tutta la città e non solo nella cosiddetta Area C, non potranno circolare i veicoli diesel contraddistinti dalla sigla Euro 3 senza filtro antiparticolato a partire dalle ore 8.30 fino alle ore 18,00. Tuttavia nelle decisione del Comune viene fatta una eccezione per i veicoli commerciali a cui verrà permesso di circolare sempre escluso dalle ore 7,30 alle 10,00. Inoltre, il riscaldamento della metropolitana sarà diminuito di un grado scendendo a 19 gradi con due gradi di tolleranza con l’accessione degli impianti che si ridurrà a 12 ore al giorno.