Sono nata a Rho il 29 Luglio 1962. Ho frequentato il Liceo Classico e mi sono poi laureata in lettere. Ho avuto la fortuna di avere una famiglia straordinaria. Mio padre Marcello un uomo onesto e generoso; mia madre Adele cresciuta in una corte lombarda in una famiglia povera ma dignitosissima che ci ha sempre insegnato a camminare con le nostre gambe, a rispettare chiunque e soprattutto a possedere solo le cose che sono state guadagnate onestamente; mio nonno paterno Umberto, Sindaco di Rho nei difficili anni del dopoguerra mi ha fatto respirare fin da bambina l’aria dei valori che hanno guidato la sua azione: il senso del servizio, la grande onestà che lo ha sempre distinto e l’attenzione alle persone ,soprattutto le più bisognose.



Dopo la laurea la vita mi ha portata via da Rho nella cruda, ma bellissima Ossola. Lì ho lavorato come insegnante dai Padri Rosminiani e sono stati proprio loro, in qualche modo, a convincermi che la passione e l’energia che esprimevo nel rapportarmi con il lavoro e con i ragazzi, potevo provare a metterla al servizio della comunità. E fu così. Nel 1993 entrai nella neonata Forza Italia diventando in breve tempo Segretaria cittadina poi Vicecoordinatrice provinciale ed in seguito responsabile dipartimento cultura regionale. La passione per la politica mi ha coinvolto completamente. Lavorare per la gente, ascoltare, cercare di capire come si può fare, scontrarsi anche duramente per raggiungere gli obiettivi: questi sono gli aspetti che più mi hanno spinta spesso mettendomi anche a dura prova. Nel 2000 torno a Rho e la mia città mi accoglie con un calore insperato.



Riprendo in mano la mia vita e comincio a frequentare la sede locale di Forza Italia con umiltà, facendo la gavetta. Nel 2002 non mi candido alle comunali perché mio padre sta molto male, nel 2007 invece mi metto di nuovo in gioco, vengo eletta e ricevo il delicatissimo compito di occuparmi di Politiche sociali e Pari Opportunità, un’esperienza straordinaria ma durissima a contatto con i bisogni e i problemi autentici delle persone: anziani, disabili, poveri, psichiatrici, tossici, alcolizzati, disoccupati, stranieri, rom. Di fronte a tali situazioni non si può né fingere né giocare…bisogna tirarsi su le maniche e lavorare, lavorare, lavorare. Ho avuto una grande fortuna perché di fronte a questo immenso bisogno non sono stata sola. Ho incontrato tante persone che hanno lavorato fianco a fianco con me, persone buone generose impegnate in tante associazioni di volontariato e del terzo settore di cui  Rho è ricchissima. Io devo molto al loro aiuto, alla loro disponibilità , al loro affetto, alla loro presenza.



Nel 2011 in un momento drammatico dal punto di vista politico, con il centrodestra frantumato e con la Lega contro, mi pregano di candidarmi a Sindaco. La vittoria era pressoché impossibile, ma ho accettato per senso di responsabilità e servizio.

Nel 2012 vengo nominata Consigliera di Parità regionale (senza alcuna indennità) e ho svolto con rigore e serietà questo ruolo che mi ha portato a contatto con tantissime problematiche legate al lavoro femminile, alla conciliazione ed anche, ancora una volta, ai servizi e al welfare. Nello stesso periodo Roberto Formigoni mi chiede di entrare nella Giunta Tecnica (siamo negli ultimi drammatici mesi di Roberto) ed io accetto. Non si può voltare la faccia nel momento del bisogno. Nel frattempo mi ”riformo” frequentando corsi di alta specialità su  tematiche legate al lavoro ed alla formazione, apro la ”Partita iva” e faccio oggi la libera professionista. Dal 2011 frequento quindi quotidianamente Milano e incontro la ”vostra amicizia”, i vostri volti, ma il volto di Roberto, di Mario, di Matteo, di Paolo  e di tanti altri ha le radici nella bellissima esperienza di Rete Italia da me vissuta intensamente e della quale francamente ho un po’ di nostalgia.

Sono una donna e credo che le donne abbiano una sensibilità particolare che è un valore aggiunto importantissimo da portare nelle istituzioni, per ridare dignità alla politica e per sviluppare un’azione che non metta solo al centro i ”problemi amministrativi”, ma che abbia anche il coraggio di incidere sulle questioni che ci stanno davvero a cuore e mi sto riferendo ai temi ”etici” riguardo ai quali le mie posizioni sono sempre state chiare e convinte. Quello che mi muove adesso e che ha inciso fortemente sulla scelta di candidarmi, non è tanto l’egoismo sfrenato personalistico, ma perché intravedo davvero una possibilità di sviluppo positivo della sfida milanese e credo che anche il mio contributo possa servire. Desidero vedere ancora in movimento le nostre idee, desidero riportare al centro la libertà di scelta, la sussidiarietà vera, il volontariato, e tutte quelle istanze che hanno sempre caratterizzato la mia umanità messa al servizio del bene comune.

Concludo questa mia non breve comunicazione, sottolineando l’importanza che per me ha avuto in tutti questi anni che faccio politica il confronto con la persone, con gli amici…ecco io non riesco a stare senza una compagnia di amici che condivide con me un percorso…non ne potrei fare a meno e, proprio  per questo, vi ho voluto partecipare, in questo momento così delicato e importante per me, le ragioni di una scelta.