I cinque anni che ho trascorso in Consiglio comunale sono stati segnati da una crescente disaffezione dei cittadini nei confronti della politica. Con la decisione di ricandidarmi il mio contributo vuole essere innanzitutto quello di chi rende conto del lavoro fatto, in modo da poter offrire a quanti mi incontrano ragioni per tornare a votare e convincere altri a farlo. Accenno solo ad alcuni risultati ottenuti sedendo tra i banchi dell’opposizione: sconto del 50% ai servizi di trasporto per le famiglie con 4 o più figli (da 74 abbonati nel 2011 a 852 nel 2015); 1.087.611 € risparmiati dai milanesi con l’introduzione del ravvedimento operoso per chi scorda di pagare Area C, con una riduzione dell’80% sulla multa; con il rifinanziamento di 1.600.000 € ho permesso la distribuzione delle derrate alimentari anche alle oltre 7mila famiglie milanesi delle materne paritarie private; 2 milioni per un Patto locale di sicurezza urbana stanziati col bilancio di previsione 2015. Numeri che svelano una concezione differente a quella accentratrice e dirigista di chi ha governato Milano in questi anni.
Una concezione per cui il Comune mette al centro le persone, non gli uffici pubblici. Una concezione che vede il Comune meno interventista, ma più facilitatore e che lascia spazio alla società milanese, al privato, alle famiglie. Insomma, ad ogni libera iniziativa che nasca dal tentativo di rispondere al desiderio di ciascuno di una vita buona per sé, i propri cari e per chi sta attorno. Perché la città è fatta dalle relazioni di chi la abita, non dalle delibere e dai regolamenti prodotti nel chiuso delle stanze di Palazzo Marino. Stefano Parisi è il miglior candidato Sindaco che si potesse individuare per garantire una proposta politica alternativa di matrice liberal-popolare. Per questo ho deciso di ricandidarmi a suo sostegno. E per questo chiedo il tuo sostegno.
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