L’Italia e Milano – capitale morale ed economica del paese – sono fanalino di coda europeo di una ripresa economica annunciata più che reale. Le statistiche dipingono un quadro di profonda trasformazione sociale, che vede l’annientamento del ceto medio e la creazione di una gigantesca fascia di popolazione non più in grado di sostenersi economicamente e che vede rimettere in discussione diritti scontati per le due generazioni precedenti.



Fra quelli messi in discussione ve n’è anche uno che NoixMilano considera inalienabile: quello di costruire una famiglia. La famiglia è mattone basico di cui si compone una società di individui, permette l’equilibrio tra le generazioni, il contenimento degli squilibri sociali, limita la criminalità e permettere l’evoluzione umana. La famiglia é primo nucleo della società, elemento base che sviluppa anche i consumi.



Per consentire ai milanesi di costruire una famiglia, affrontando la crisi con coraggio,  un’amministrazione comunale oculata e lungimirante sa che deve dare gli strumenti per affrontare la vita con serenità. NoixMilano propone una ricetta semplice e concreta: introduzione del quoziente famigliare; politica del + figli – tasse, introducendo sconti sui servizi scolastici e sportivi del 20% e 30% per i figli seguenti il primo; reddito di maternità, 500 euro ad ogni mamma che scelga di allargare la famiglia anche in periodo di difficoltà economica, e baby kit per i neonati; voucher per asili, spazi demaniali in convenzione, sostegno delle scuole paritarie.



Inoltre, una fondamentale politica della casa: a Milano ci sono 23mila famiglie in attesa di una casa popolare; 9mila alloggi sono sfitti perché non a norma. Per rispondere al bisogno di casa, NoixMilano propone innanzitutto di combattere l’abusivismo, sgombrando le case occupate; inoltre l’istituto della ristrutturazione a scomputo affitti, consentendo ai destinatari di ristrutturare l’alloggio a proprie spese a rate, invece del pagamento della locazione.

Contributi economici, politiche della casa, riduzione della tasse e costruzione policentrica del territorio: ogni zona di Milano ha dignità di città, merita strutture sportive e scolastiche in ogni quartiere, infrastrutture moderne e in equilibrio con l’ambiente. Tutto questo consentirà ai cittadini di scegliere di vivere qui e di costruirvi una famiglia.

L’Italia, a partire dalle grandi città, è un Paese che non registra più nascite. Il tasso di natalità complessivo appare meno drammatico solo perché sostenuto dalle nascite dei figli in famiglie non italiane. Lo squilibrio demografico va contrastato in tutti i modi oggi, affrontando il problema con un orizzonte di lungo termine e cross-generazionale per prevenire le inevitabili catastrofi in campo economico, nella difesa della nostra identità culturale e nel benessere psicologico, che un approccio ideologico e miope all’argomento potrebbe causare.