Per la prima volta nella storia, Milano ha una prefetto donna: si tratta di Luciana Lamorgese, che prima lavorava nientemeno che al Viminale come capo di Gabinetto del ministero degli Interni, sia con Angelino Alfano, sia con Marco Minniti. Il suo nome è stato scelto ddal Consiglio dei ministri per andare a sostituire l’ex prefetto di Milano Alessandro Marangoni, che è andato in pensione a dicembre e aveva lasciato il posto vacante: nessun nome era sembrato più appropriato di quello di Lamorgese per ricoprire l’incarico di Corso Monforte. Luciana Lamorgese si è laureata in giurisprudenza e, dopo aver sostenuto l’esame da avvocato, ha iniziato a lavorare per il Viminale dal 19179: nel 1989 diventa viceprefetto ispettrice e nel 1994 viceprefetto. Nel corso degli anni ha svolto diversi incarichi, gestendo anche le risorse umane al dipartimento del ministero per gli Affari interni.



Non è ancora arrivata a Milano per prendere possesso del suo nuovo incarico, ma il lavoro già l’attende sulla scrivania, a partire dal delicato compito di gestire la questione dei profughi arrivati nel capoluogo lombardo. “Sono sicuro che la collaborazione sarà immediata, intensa e proficua, trovo molto positivo che a Milano sia arrivata una persona che in questi anni ha seguito da vicino, al Viminale, le vicende che riguardano la nostra città”, ha detto Beppe Sala, il sindaco di Milano, per salutare la nuova arrivata. Contento della nomina di Luciana Lamorgese è anche il governatore Roberto Maroni, che ha detto di aver lavorato insieme alla nuova prefetto quando era al ministero degli Interni e che riconosce la sua professionalità. Lamorgese è già stata prefetto della città di Venezia, quindi sa già cosa fare per svolgere questo ruolo in città.

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