Sarebbero ben dodici le rapine di cui è accusata una gang di minorenni di Milano. A occuparsi del caso il commissariato di Quarto Oggiaro, al gruppo di teppistelli è stato dato il soprannome di Arancia meccanica, per la violenza che usavano nei confronti delle vittime che volevano rapinare. Si tratta di quattro ragazzi italiani di 15, 16 e due di 17 anni di origine egiziana e albanese. Erano già noti per atti di bullismo negli oratori del quartiere. Nelle loro rapine si coprivano con un passamontagna e usavano armi e non esitavano a colpire le vittime, per lo più titolari di negozi ma anche semplici passanti, tanto da ferire in alcuni casi le persone alla testa con il calcio della pistola. Secondo gli inquirenti, la loro tattica estremamente violenta voleva impressionare i boss della malavita locale al fine di essere accolti tra di loro. Gli agenti nel corso delle perquisizioni hanno rinvenuto armi, tra cui una carabina, un fucile a pompa e delle pistole oltre alla refurtiva: soldi, bancomat, computer, smartphone e droga.



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