E’ stato nominato Arcivescovo di Milano Mario Delpini direttamente da Papa Francesco. Il tutto è avvenuto nella cappella del palazzo arcivescovile dove Angelo Scola ha annunciato quello che sarebbe stato il suo successore proprio dopo la scelta del Santo Padre. Delpini guiderà la Diocesi Ambrosiana, la più grande del mondo, e che conta fino a sei milioni di cattolici con ben 1110 parrocchie. L’arcivescovo ha sottolineato: “Non dobbiamo usare le religioni come dei nemici che si sfidano”. L’Arcivescovo Mario Delpini, parlando poi di sè, ha così commentato: “Non sono un santo, che per Milano ci vorrebbe, ma un brav’uomo anche se mediocre. Sono un impiegato, se penso alla complessità della Chiesa di Milano e della diocesi credo che ci vorrebbe un vescovo trascinatore. Mi sento impreparato per questo ruolo importante di fronte all’eredità eccezionale dei miei predecessori che avevano ben altra levatura rispetto a me”.



Appena appresa la notizia della nomina a Arcivescovo di Milano di S.E. Mons. Mario Delpini, don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, gli ha inviato questo messaggio

Eccellenza carissima,
insieme a tutti gli amici di Comunione e Liberazione partecipo alla gioia della Chiesa ambrosiana, alla quale il Santo Padre ha dato un nuovo pastore. Già dalle sue prime parole ci ha colpito la semplicità e l’umiltà con cui si è presentato, dicendosi bisognoso della condivisione e della corresponsabilità di tutti per raccogliere l’eredità di Ambrogio, Carlo e degli altri suoi predecessori.



Ben consapevoli dei nostri limiti e della nostra fragilità, desideriamo rispondere al suo invito, per collaborare con lei nel compito che papa Francesco ha indicato durante la visita a Milano: in questo cambiamento d’epoca, «non temere le sfide, perché ci fanno crescere. Sono segno di una fede viva, di una comunità viva che cerca il suo Signore e tiene gli occhi e il cuore aperti. Le sfide ci aiutano a far sì che la nostra fede non diventi ideologica» (25 marzo 2017). Per questo consegniamo nelle sue mani di padre tutte le nostre comunità sparse nella diocesi.

Nella memoria viva del Servo di Dio don Giussani, figlio di questa terra ambrosiana nella quale ha ricevuto dallo Spirito il dono di un carisma per l’utilità di tutta la Chiesa, domandiamo per sua intercessione a Maria Nascente di sostenerla nella missione pastorale di rinnovare la grande tradizione ambrosiana all’interno della vita del popolo fedele al suo Signore, così che ciascuno si possa sentire a casa incontrando la comunità cristiana.



Seguendo lei, vogliamo immedesimarci sempre di più con il pensiero di Cristo in tutto ciò che facciamo, per testimoniare la gioia del Vangelo, la bellezza e la pertinenza della fede alle esigenze della vita ai fratelli uomini che incontriamo ogni giorno nei luoghi di vita, di studio e di lavoro.

Attendendo il suo ingresso in diocesi, le assicuriamo fin da ora la nostra preghiera di figli.