IL DISCORSO “INCENDIARIO” DI JAVIER MILEI AL FORUM DI DAVOS: “ATTENZIONE AL SOCIALISMO!”

Considerarlo “solo” un ultralibertista controverso forse inizia a stare un po’ stretto alla particolare figura di Javier Milei, il nuovo Presidente dell’Argentina tornato “di moda” dopo l’ultimo discorso incendiario tenuto al Forum Economico di Davos 2024. Guardando la platea mondiale presente a Davos, Milei ha ribadito in più passaggi come l’Occidente sia sempre più «in pericolo» per la «perdita dei suoi valori» e per la responsabilità ormai sempre più connivente tra «socialismo» e «collettivismo capitalista».



Con qualche “occhio sgranato” di troppo in platea, Milei ha attaccato a testa bassa – ma usando toni sobri, una novità rispetto alla scalmanata campagna elettorale – i leader internazionali «troppo vicini al socialismo»: «Sono qui oggi – ha detto Milei nella sua introduzione – per dirvi che l’Occidente è in pericolo. È in pericolo perché coloro che dovrebbero difendere i valori dell’Occidente si trovano cooptati da una visione del mondo che porta al socialismo e, di conseguenza, alla povertà».  Negli ultimi decenni, ha poi continuato il Presidente argentino, «spinti da nobili intenti di voler aiutare il prossimo e da altri desideri di appartenere a una casta privilegiata, i principali leader del mondo occidentale hanno abbandonato il modello della libertà per diverse versioni di ciò che chiamiamo collettivismo».



“SOCIETÀ FEMMINISTA, CLIMA E ABORTO”: GLI ALTRI TEMI DEL DISCORSO DI MILEI

Milei prima di arrivare a Davos aveva annunciato che al Forum Economico mondiale avrebbe partecipato con l’obiettivo di «proporre le idee della libertà in un foro contaminato dall’agenda socialista 2030». E la promessa l’ha decisamente mantenuta: contro-corrente ma non per forza “controverso” come qualche commentatore “collettivista” si è subito prodigato a definire. Per il n.1 dell’Argentina l’incubo peronista-socialista che si è insediato in America Latina da decenni ormai, ha intaccato anche il resto dell’Occidente: «l’agenda ambientale e quella di genere sono invenzioni dei socialisti a fronte del fallimento del loro modello collettivista», ha aggiunto nella seconda parte del discorso legata ai temi come clima e gender in una trattazione che alcuni – a ben ragione – definiscono già “anti-woke”.



«A fronte del loro innegabile fallimento i socialisti hanno messo da parte la lotta di classe e l’hanno rimpiazzata con altri presunti conflitti sociali ugualmente nocivi per la società e la crescita economica», ha detto Milei davanti a Davos sottolineando la “ridicola battaglia“ instaurata tra l’uomo e la donna. «L’unico risultato di quest’agenda femminista radicale», sottolinea Milei, «è un maggior intervento dello Stato e la creazione di una burocrazia nazionale e internazionale dedicata a promuovere quest’agenda». L’altra battaglia instaurata dal socialismo, rileva il presidente ultraliberista, è quella dell’uomo contro la natura: «dire che l’uomo danneggia il pianeta e che quindi dev’essere protetto a tutti i costi», è profonda falsità secondo Javier Milei, con conseguenze drammatiche in quanto si arriva «a promuovere il controllo della natalità e la tragedia dell’aborto». Per il Presidente dell’Argentina, i neo-marxisti hanno saputo cooptare il buonsenso comune e queste idee hanno pervaso tutte le istituzioni, dalle università fino alle organizzazioni internazionali: «Se non combattiamo frontalmente la seduzione collettivista in cui è caduto l’Occidente ci saranno solo più Stato, più regole, più socialismo, più povertà e un peggiore livello di vita. Purtroppo l’Occidente ha intrapreso questo ridicolo cammino», sottolinea sul finire del discorso.

Un collettivismo che si è fatto spazio con ideologie molto varie e distinte: «sono varianti collettiviste sotto diversi nomi: comunista, fascista, nazista, socialdemocratica, progressista, keynesiana o globalista. Nel fondo tutte sostengono l’idea che lo Stato diriga la vita degli individui, come col socialismo controllava direttamente i mezzi di produzione». Per fortuna, conclude Milei da Davos, «siamo sempre di più quelli che si oppongono a questa forme di collettivismo e invitiamo tutti a riprendere il cammino della prosperità e della libertà». Elon Musk su X ha rilanciato integralmente il discorso di Javier Milei, sottolineandone l’importanza per “svegliare” le coscienze mondiali, una «buona spiegazione di cosa rende le nazioni più prospere»: immediato il ringraziamento del Presidente argentino al Ceo di Tesla per il sostegno ricevuto.