Milena Miconi e Nadia Rinaldi puntano il dito contro chi non le fa avorare preferendo attrici più giovani e con meno esperienza. L’occasione per parlare di tale argomento è arrivata dopo la partecipazione di Milena Miconi alla puntata di “Io e Te” trasmessa venerdì 9 agosto. Nell’ultima parte della trasmissione, Pierluigi Diaco si è occupato del grande lavoro che svolgono le casalinghe. Nel presentare Milena Miconi, ospite in studio, Diaco ha detto: “Sono felice di introdurre un’attrice teatrale e televisiva che, quando va in altre trasmissioni, solitamente parla di cose molto frivole ma l’ho vista recitare e ho appurato il suo eloquio fuori dal certi contesti e sono felice che Michela Miconi abbia accentato il mio invito”. Dopo la presentazione, Milena Miconi ha sorriso e ha accettato anche l’invito di Pierluigi Diaco a tornare in trasmissione per parlare nuovamente dell’argomento. Fuori dagli studi di Raiuno, però, Milena Miconi si è tolta qualche sassolino dalla scarpa.
MILENA MICONI E NADIA RINALDI: “NON CI FANNO LAVORARE PER CHI HA PIU’ FOLLOWERS…”
Dopo la puntata di Io e Te, Milena Miconi, su Instagram, ha pubblicato un post con cui ha lanciato una frecciatina all’indirizzo di Pierluigi Diaco e di tutti quelli che, da anni, non le offrono un ruolo nella fiction italiana. “Stimo Pierluigi Diaco e lo ringrazio per l’invito di oggi. Sulle prime, però sono rimasta sorpresa. La sua introduzione mi attribuisce discorsi frivoli in altri contesti televisivi. I discorsi frivoli rivelano leggerezza, scarsa serietà, superficialità e non mi appartengono. Mi domandavo quali fossero questi altri contesti. Poi ho capito: si riferiva a Michela Miconi e non a Milena. Quindi coglierò con entusiasmo l’invito che mi è stato fatto a tornare, per magari approfondire insieme il motivo per cui da anni non ho ruoli nella fiction italiana”, ha scritto la Miconi. Tra i tanti commenti è spuntato anche quello di Nadia Rinaldi che ha aggiunto: “Ecco brava, sarebbe un bell’argomento da affrontare insieme. Perché professioniste come noi sono costrette a vedersi favorire figure con meno storia, meno talento e magari più followers?“.