Milena Vukotic: “La bellezza è qualcosa di relativo”

Cos’è per me la bellezza? Non saprei… È tutto così relativo. Qualcosa che dà un’emozione ma non c’è uno schema. Esistono belle donne e begli uomini ma poi…“, così esordisce Milena Vukotic che nella sua lunga carriera viene spesso ricordata come Pina, la bruttina moglie di Fantozzi.



Ai microfoni di Dagospia, l’attrice parla di quando posò per Playboy: “Conoscevo abbastanza bene Angelo Frontoni, fotografo di attrici molto avvenenti. Al contrario, io avevo sempre recitato personaggi dimessi o caratterizzati in negativo. Così un giorno mi disse: Non è giusto. Ci stai a fare qualche foto con me… Vorrei esaltare quello che c’è di positivo in te“. Poi aggiunge: “Ho accettato ma a un patto. Ho chiesto che tutto avesse un senso e non fosse fine a se stesso“. Vukotic è stata accontentata: “Direi di sì. Mi fece posare davanti a pannelli di Paul Klee e mi scattò una serie di foto con veli sul seno“.



Milena Vukotic: “Posai per Playboy e mi sono tirata addosso insulti e rimproveri”

La nota attrice, ai microfoni di Dagospia, ha svelato qual è stato il suo progetto per la foto di Playboy: “Erano gli anni Settanta e, siccome avevo lavorato con Alessandro Blasetti, chiesi che si rivolgessero a lui per sapere se la sentiva di scrivere qualcosa sulla bellezza o la bruttezza della donna. E lui accettò”.

Le conseguenze per Milena Vukotic sono state abbastanza spiacevoli: “Gli mostrarono le mie immagini da brutta e zitella, poi quelle di Frontoni. Il mensile pubblicò tutto, l’articolo di Blasetti e i miei scatti patinati e ordinari. La verità è che per loro era una curiosità. Non essendo io una femme fatale e, all’epoca, nemmeno molto famosa, usciva un ritratto un po’ diverso dai soliti. Guardi, le sembrerà strano ma non ho preso una lira. In compenso, mi sono tirata addosso gli insulti e i rimproveri di tutti. Io, però, non ho posato nuda per Playboy. Eppure“.