Un militare di guardia al monumento al Milite Ignoto a Roma ha puntato e inseguito con il mitra un giovane tifoso dell’Italia che, nel delirio dei festeggiamenti legati alla vittoria degli Europei 2020 da parte della Nazionale allenata da Roberto Mancini, ha scavalcato la cancellata dell’Altare della Patria, mettendosi a correre all’impazzata lungo lo scalone. Un atteggiamento che non è passato inosservato agli occhi di un giovane cadetto della Marina Militare, il quale, nel corso del proprio turno di guardia, ha momentaneamente abbandonato il posto di sorveglianza per “convincere” il ragazzo a fare retromarcia, tenendo l’arma da fuoco puntata contro quest’ultimo mentre se la dava a gambe terrorizzato.
Tuttavia, nonostante il suo tentativo di dileguarsi tra la folla, il sostenitore azzurro è stato prontamente bloccato e trasportato in commissariato, luogo in cui è stato identificato e poi denunciato. Al momento non si è ancora riusciti ad apprendere se, successivamente, sia stato rilasciato a piede libero o meno: di certo, non si aspettava che il suo folle gesto potesse generare conseguenze tanto gravi per lui.
MILITARE PUNTA MITRA CONTRO TIFOSO ITALIA DURANTE I FESTEGGIAMENTI AZZURRI
Il tifoso dell’Italia che si è visto puntare un mitra da un militare sull’Altare della Patria ora dovrà affrontare le conseguenze della sua bravata e nottetempo, onde evitare che altri supporters della Nazionale potessero maturare la medesima intuizione avuta dal giovane, la Polizia ha scelto di schierarsi attorno al perimetro del monumento. D’altro canto, accanto alla gioia immensa e inenarrabile per il successo conseguito dagli uomini del ct Roberto Mancini sul manto erboso di Wembley, si sono registrati episodi di violenza e di delirio collettivo in tutto il Belpaese, che rappresentano un piccolo, grande neo in calce a una notte memorabile.
Subito dopo il rigore decisivo parato da Donnarumma al britannico Saka, infatti, in tutte le piazze e in tutte le strade dello Stivale si è assistito a scene di giubilo e a caroselli irrefrenabili e proprio nella Capitale le celebrazioni hanno avuto il loro fulcro in piazza Venezia. Per quanto concerne altre intemperanze, si sono registrati alcuni tuffi nelle fontane romane, non ultima quella di piazza Navona e, purtroppo, lanci di bottiglie contro le forze dell’ordine, in particolar modo a Trastevere e a piazzale Flaminio.