Il Milleproroghe 2025 è diventato ufficiale grazie alla recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dove sono state apportate delle modifiche sostanziali in tantissimi settori: da quello turistico a quello lavorativo, e dalle Pubbliche Amministrazioni e all’Editoria.
Il Decreto Milleproroghe ha previsto dei limiti temporali da rispettare: dal 2025 ci sono tre anni di tempo per le regole previste per le assunzioni nelle P.A, mentre le aziende private che per esigenze tecniche, organizzative o produttive, vogliono estendere i contratti a termine oltre l’anno possono farlo per altri 12 mesi.
Milleproroghe 2025: i cambiamenti in Manovra
La prima modifica sul Milleproroghe 2025 riguarda lo slittamento degli inadempimenti relativi agli aiuti statali ai tempi del Covid-19. Ciò vuol dire che fino al 30 novembre di quest’anno sono sospesi i possibili provvedimenti riguardo alle irregolarità sul pagamento IMU.
Altra scadenza da segnare sul calendario è il 31 dicembre 2025, a cui è data la possibilità ai comuni, alle regioni e alle città metropolitane italiane, di poter ottenere il trasferimento gratuito degli immobili gestiti dall’ente pubblico del Demanio purché oggetto di riqualificazione.
Per rientrare nella misura questi immobili devono essere stati finanziati con le risorse residue del PNIEC, PNC e PNRR.
Niente sospensione sui canoni di affitto
Prima del Decreto Milleproroghe 2025, si era parlato della possibilità di ridurre al 15% i canoni di affitto passivo sui soli contratti sottoscritti dagli enti previdenziali nazionali, dalle autorità indipendenti (come ad esempio CONSOB) e dalle amministrazioni centrali.
Prestazioni sanitarie esenti dalla fatturazione elettronica
Da quando è stata introdotta la fatturazione elettronica i professionisti hanno dovuto adeguarsi al nuovo strumento digitale, con tanto di cambiamenti sulle normative vigenti. Proprio per le variazioni e criticità del settore, il Milleproroghe sposta al 31 marzo 2025 l’obbligo della fattura elettronica ai professionisti del settore sanitario, cosicché possano avere più tempo per adeguarsi.
Potenziare il settore turistico
Il turismo è il punto di forza dell’Italia, motivo per cui il Governo Meloni ha voluto agevolare gli operatori turistico ricettivi che fino al 31 dicembre 2025 possono godere di un credito d’imposta fino all’80% delle spese ammesse in misura e di un contributo a fondo perduto al 50% per potenziare e migliorare l’offerta.
L’obiettivo è destinare dei fondi e promuovere gli sforzi delle strutture ricettive al fine di migliorare il servizio, le infrastrutture ed essere più competitivi nel settore turistico.
E un altro potenziamento e miglioramento per le strutture ricettive fa riferimento alla facilità di realizzare gli impianti fotovoltaici, che permettono di migliorare l’efficienza energetica e mettersi in linea con le direttive green dell’UE.
Contratti brevi nel privato
Le aziende del settore privato possono stipulare contratti a termine, tra i 12 e i 24 mesi per un ulteriore anno. Tale flessibilità permette ai datori di lavoro di poter assumere più personale durante le stagioni in cui si lavora di più.